Ambiente

Interconfronto sulle diatomee bentoniche (IC67 TS2018)

Rapporto 308 2019

Interconfronto sulle diatomee bentoniche (IC67 TS2018)

ISPRA 308/2019

Le Agenzie Ambientali del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia hanno organizzato con il CISBA (Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale), in collaborazione con ISPRA e ASSOARPA un confronto interlaboratorio finalizzato a valutare le prestazioni dei laboratori partecipanti nell’attività di identificazione tassonomica delle diatomee bentoniche delle acque superficiali. La partecipazione a questi esercizi permette di garantire un percorso di assicurazione della qualità dei dati prodotti da diversi laboratori che risponda anche alle richieste di comparabilità dettate dalla Direttiva 2000/60/CE.

La classificazione dello stato ecologico di fiumi e laghi ai sensi della Direttiva 2000/60/CE avviene mediante il calcolo dei rapporti tra i valori dei parametri biologici osservati in un certo corpo idrico e i valori degli stessi parametri per un corpo idrico di riferimento dello stesso tipo. Gli elementi di qualità biologica considerati per la classificazione dei corpi idrici fluviali sono i macroinvertebrati bentonici, la fauna ittica, le diatomee e le macrofite.

Le diatomee (Divisione Bacillariophyta, Classe Bacillariophyceae), alghe microscopiche, sono organismi autotrofi che costituiscono una grande frazione del fitoplancton e fitobenthos delle acque interne superficiali e, insieme agli altri elementi di qualità biologica indicati per il monitoraggio, rappresentano gli aspetti tipici di un ecosistema acquatico che possono essere valutati attraverso la struttura (composizione ed abbondanza) delle loro comunità.

Questi organismi rappresentano quindi un elemento di qualità biologica per valutare lo Stato Ecologico dei corsi d’acqua, come richiesto dalla legislazione vigente.

La valutazione biologica è generalmente basata sull’identificazione tassonomica e il conteggio delle specie presenti nel campione prelevato.

Per le Diatomee, così come per gli altri elementi biologici, l’abilità degli operatori nell’identificazione tassonomica e nel conteggio può avere una influenza rilevante sull’attendibilità e la precisione della classificazione dello stato di qualità ecologica dei corpi idrici.

La classificazione dello stato ecologico deve essere sempre accompagnata dalla conoscenza del livello di fiducia con cui si assegna un corpo idrico ad una determinata classe di qualità. Per garantire la comparabilità dei dati finali nell’applicazione dei metodi biologici è necessario un percorso che permetta di minimizzare la soggettività degli operatori ed evidenziare la capacità del metodo di rispondere solo alle variabili reali. Per questo motivo la partecipazione ai circuiti di interconfronto rappresenta un passaggio obbligato sia per le strutture che intraprendono l’iter dell’accreditamento sia per implementare la robustezza del metodo.

Le Agenzie Ambientali del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia hanno organizzato con il CISBA (Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale), in collaborazione con ISPRA e ASSOARPA un confronto interlaboratorio finalizzato a valutare le prestazioni dei laboratori partecipanti sull’identificazione tassonomica delle diatomee bentoniche delle acque superficiali.

L’analisi delle misure relative a questo confronto, basate sull’identificazione a livello di specie e sul conteggio delle diatomee presenti sul vetrino, ha consentito di verificare le criticità associate allo svolgimento di tali fasi della metodica, di valutare la capacità di ciascun operatore di applicare il metodo biologico basato su questo organismo e di garantire un percorso di assicurazione della qualità dei dati prodotti da diversi laboratori che risponda anche alle richieste di comparabilità dettate dalla Direttiva 2000/60/CE.

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INDICE
INTRODUZIONE
1. ACRONIMI E ABBREVIAZIONI
2. MATERIALI DI PROVA E PROPRIETA’ DI INTERESSE
1.1 Valori assegnati
3. ESECUZIONE ESERCIZIO
4. ELABORAZIONE STATISTICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’ACCETTABILITA’ DEI RISULTATI
4.1 Calcolo ICMi
4.2 Calcolo dello z-score
4.3 Analisi multivariata di ordinamento
5. RISULTATI
5.1 Trattazione tassonomica
5.1.1 Campione macrotipo A1
5.1.2 Campione macrotipo C
5.2 Elaborazione statistica
5.2.1 Calcolo ICMi e calcolo z-score
5.2.2 Analisi multivariata di ordinamento
5.2.3 Elaborazione dei risultati tramite software OMNIDIA
6. CONCLUSIONI
7. BIBLIOGRAFIA
ALLEGATO A – Elenco dei laboratori partecipanti
ALLEGATO B – Protocollo e Scheda Risultati
ALLEGATO C – Lista di riferimento

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