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Rapporto 2017: attuazione della VAS

Rapporto 2017 VAS

Rapporto 2017 sull’attuazione della VAS in Italia – Dati 2016

MATTM 30/11/2017

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha pubblicato il Rapporto 2017 sull’attuazione della VAS in Italia – Dati 2016 che raccoglie ed esamina le procedure di VAS concluse nel 2016 a livello statale, regionale e locale.

Il Rapporto fornisce un quadro di sintesi dello stato di applicazione della VAS in Italia, in modo da documentare il graduale processo di integrazione delle strategie di sviluppo sostenibile nei piani e nei programmi. L’attività di rendicontazione è stata svolta dalla Direzione generale per le valutazioni ambientali del MATTM, anche sulla base dei contributi forniti dalle Regioni ai sensi dell’articolo 7, comma 8 del D.lgs.152/06 e s.m.i.

Il presente Rapporto restituisce un quadro complessivo dello stato di attuazione della VAS in Italia, relativo ai procedimenti che hanno trovato conclusione a seguito dell’espressione di un parere motivato o di assoggettabilità da parte dell’Autorità competente statale o delle Autorità competenti individuate in sede regionale – locale, nell’anno 2016.

Come ogni anno sono, altresì, aggiornati e riportati in allegato i principali riferimenti legislativi, regolamentari e organizzativi disposti dalle Amministrazioni regionali competenti ai fini della Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi.

I dati trasmessi dalle Regioni e dalle Province autonome oltre ad ottemperare agli obblighi derivanti dall’art. 7, comma 8, del D.Lgs. 152 del 2006 riguardo l’esigenza di informare il Ministero “circa i provvedimenti adottati e i procedimenti di valutazione in corso”, concorrono, contestualmente ai dati raccolti nel corso della costante attività reportistica promossa dalla Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali, alla formazione di uno strumento conoscitivo in base al quale è possibile acquisire utili informazioni in merito all’applicazione delle norme in materia, alla durata e all’articolazione dei procedimenti, alla natura degli strumenti oggetto di valutazione, e riguardo agli esiti degli stessi.

Il rilevamento del 2016 appare sostanzialmente in linea con il rilevamento dell’anno precedente, evidenziando un’attività di valutazione che va attestandosi su valori tendenzialmente costanti, da attribuire, per quanto riguarda il livello territoriale regionale-provinciale, ai procedimenti di revisione e aggiornamento che ciclicamente interessano gli strumenti di pianificazione, mentre, relativamente al livello territoriale locale, il periodico aggiornamento degli strumenti urbanistici costituisce di gran lunga l’ambito di prevalente applicazione delle procedure di VAS.

Il riscontro quantitativo riferito alle procedure di competenza locale fornisce alcune chiare evidenze di tipo statistico rispetto al rapporto tra i procedimenti di VAS e le Verifiche di assoggettabilità svolte, con la netta predominanza di quest’ultime e, inoltre, rispetto alla marcata sproporzione che si rileva tra gli esiti favorevoli all’assoggettabilità a VAS e le verifiche concluse con parere di esclusione.

Nel complesso, i dati acquisiti anno per anno ci consentono di apprezzare dinamiche di lungo periodo che possono diventare validi elementi per indagini e approfondimenti di casistiche più specifiche in merito all’effettiva attuazione dello strumento di VAS e alla capacità di incidere significativamente sulla pianificazione e la programmazione ai diversi livelli di governance. Inoltre, l’attività di monitoraggio dei procedimenti vuole costituire una decisa incentivazione rivolta alle Amministrazioni regionali affinché, nonostante la progressiva attribuzione all’Ente locale delle funzioni di Autorità competente per la VAS, proseguano nell’attività di ricognizione dei procedimenti in carico alle Regioni e agli Enti sotto-ordinati. È un fatto consolidato, ormai, che una quantità variabile di dati sull’attività degli Enti locali sfugga ogni anno al presente rilevamento, con conseguente sottostima del numero complessivo di procedimenti svolti a livello nazionale. Ciò nonostante, dallo scorso anno, si è cercato di caratterizzare con maggiore attenzione i procedimenti di VAS e di Verifica di assoggettabilità dei piani urbanistici nella potestà degli Enti locali, in considerazione del fatto che essi rappresentano, dal punto di vista quantitativo, la maggior parte dei procedimenti censiti nel 2016 (80% di tutte le VAS e il 94% delle Verifiche di assoggettabilità) e che la loro gestione, di frequente, richiami aspetti normativi relativi alla Parte II del D.lgs. 152/2006, tra i più dibattuti in tema di VAS.

Si richiamano, ad esempio, i casi di modifiche a piani e programmi per la pianificazione territoriale e uso di “piccole aree” (art.6, commi 3 e 12), nonché gli ambiti di applicazione della Legge 106/2011, pertinenti la valutazione ambientale degli strumenti attuativi dei piani urbanistici (art. 5 comma 8, che integra l’art. 16 della Legge 1150/1942), con importanti ricadute sulla sostenibilità delle trasformazioni territoriali e sul contenzioso giudiziario relativo all’applicazione della normativa di settore. Appare, inoltre, interessante, ai fini della comprensione della complessità e della durata dei procedimenti, l’analisi proposta in merito ai tempi rilevati per la conclusione delle diverse fasi che caratterizzano la VAS, dalla quale si desume una stretta correlazione con la tipologia dei procedimenti valutati ed il numero di osservazioni pervenute.

Si deve registrare, infine, anche nel Rapporto 2017, la scarsità di dati reperiti in merito all’attuazione dei Piani di monitoraggio VAS, a testimonianza delle perduranti difficoltà incontrate da questo strumento, riguardo al quale si hanno riscontri solo in relazione a piani e programmi di maggior rilievo o di livello territoriale più ampio, per i quali spesso risulta già predisposto un sistema di monitoraggio integrato di tipo attuativo e finanziario. Nei restanti casi, i piani di monitoraggio restano solo sulla carta o non vengono redatti, scontando, in tal modo, difficoltà operative e organizzative, alle quali si aggiunge una scarsa incisività degli obblighi normativi.

Il Ministero dell’ambiente, in attuazione dei principi espressi dalla normativa comunitaria, continua a dare impulso alla sistematica applicazione della VAS all’interno dei processi di formazione degli strumenti di programmazione e di governo del territorio, promuovendo, in particolare, l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale all’interno dei procedimenti, l’implementazione di nuove conoscenze e metodologie di valutazione efficaci, nonché la condivisione dell’informazione ambientale nei processi partecipativi. Tale ultimo aspetto è efficacemente sostenuto dal Portale delle valutazioni ambientali, ove è possibile fare riferimento per l’acquisizione di documenti, linee guida e informazioni in merito alle attività
di valutazione.

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Indice

Presentazione
1. Il quadro di riferimento
1.1. Premessa
1.2. Le procedure di VAS in Italia
1.3. Le procedure di VAS in ambito regionale e delle province autonome
2. Ruolo e funzioni del Ministero dell’ambiente
2.1. Attività del Ministero dell’Ambiente in ambito VAS
2.2. Rispetto della normativa comunitaria e nazionale
2.3. Nota metodologica sul presente Rapporto
3. Procedimenti di VAS in Italia nel 2016
3.1. Procedimenti di VAS conclusi
3.2. Verifiche di assoggettabilità a VAS
3.3. Focus sulla VAS dei piani urbanistici
3.4. Monitoraggio VAS
3.5. Consultazioni transfrontaliere
4. Attività del Ministero come soggetto competente in materia ambientale
4.1. La VAS, tra criticità e innovazione
Allegati
Allegato 1. Legislazione non statale in materia di VAS
Allegato 2. Autorità responsabili per l’attuazione della VAS in Regioni e Province autonome
Allegato 3. Siti web dedicati alla VAS in Regioni e Province autonome
Allegato 4. Piani/Programmi statali soggetti a monitoraggio VAS

Fonte: MATTM

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