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Depositi stoccaggio temporaneo rifiuti radioattivi e combustibile irraggiato

Guida tecnica n  30 ISIN

Depositi stoccaggio temporaneo rifiuti radioattivi e combustibile irraggiato

Guida Tecnica ISIN n. 30 “Criteri di sicurezza e radioprotezione per depositi di stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi e di combustibile irraggiato”

ISIN - In consultazione fino al 24.01.2020

Nel corso di tutte le fasi della loro gestione i rifiuti radioattivi possono trovarsi in depositi di stoccaggio temporaneo, in attesa di essere trattati e/o condizionati, ovvero di essere trasferiti all’impianto di smaltimento.

Essi possono trovarsi in condizioni fisico-chimiche diverse e possono restare collocati negli impianti di stoccaggio per tempi variabili da pochi mesi ad alcuni anni o, come nel caso del deposito di stoccaggio di lunga durata per i rifiuti ad alta attività e per il combustibile irraggiato, fino a decine di anni.

A prescindere dalla durata del periodo di stoccaggio, il deposito deve rispondere ad alcuni obiettivi guida fondamentali: assicurare, congiuntamente con i manufatti ottenuti dai processi di condizionamento, l’isolamento dei radionuclidi dalla biosfera, garantendo nelle diverse condizioni operative un livello di esposizione alle radiazioni dei lavoratori e della popolazione il più basso possibile; assicurare la conservazione dei rifiuti fino al loro conferimento allo smaltimento, facilitandone il recupero.

I requisiti progettuali che devono avere i depositi per soddisfare gli obiettivi di cui sopra sono ovviamente modulati, secondo un approccio graduato, in funzione del periodo di stoccaggio, della tipologia di radioisotopi, dello stato fisico del rifiuto, nonché dal materiale del contenitore in cui è inserito.

In attesa che venga realizzato il Deposito nazionale di cui al D.Lgs. n. 31/2010 e successive modifiche, il quale dovrà assicurare, con due impianti distinti, lo smaltimento in superficie dei rifiuti a molto bassa, bassa e media attività e lo stoccaggio provvisorio di lunga durata dei rifiuti di alta attività e del combustibile irraggiato, è comunque necessario conservare i rifiuti radioattivi esistenti e di nuova produzione in idonee strutture di stoccaggio temporaneo presso i rispettivi siti di produzione, procedendo, ove necessario, alla realizzazione di nuove strutture di deposito o all’adeguamento di quelle esistenti. Questo, sia per far fronte all’esigenza di assicurare il mantenimento dello stoccaggio in sicurezza dei rifiuti (collocati in strutture in alcuni casi vetuste e pertanto non conformi ai requisiti oggi richiesti), sia per rendere possibile la prosecuzione delle attività di decommissioning degli impianti nucleari avendo disponibili idonee strutture di stoccaggio per i rifiuti prodotti.

Negli ultimi anni, in molti siti sono stati già realizzati nuovi depositi temporanei o si è proceduto all’adeguamento di quelli esistenti. In attesa che il Deposito nazionale venga realizzato ed avviato all’esercizio sarà comunque necessario realizzarne alcuni altri, anche in considerazione del fatto che lo stoccaggio temporaneo presso gli attuali siti dovrà sicuramente protrarsi per alcuni anni dopo il completamento della costruzione del Deposito nazionale stesso, per dar corso alle operazioni di trasferimento.

Sulla base dell’esperienza acquisita negli ultimi anni con le istruttorie condotte per l’autorizzazione di depositi per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi, l’ISIN ha predisposto il progetto di Guida Tecnica n. 30 “Criteri di sicurezza e radioprotezione per depositi di stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi e di combustibile irraggiato”.

Tale Guida Tecnica intende raccogliere gli obiettivi, i criteri ed i requisiti generali di sicurezza e di radioprotezione per la progettazione, realizzazione, esercizio e disattivazione dei depositi di stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi e di combustibile irraggiato. Essa tiene conto dei più aggiornati standard internazionali in materia, recependo le raccomandazioni della IAEA ed i “Safety Reference Levels – SRLs” sviluppati dal WENRA, l’Associazione Europea delle Autorità di Sicurezza Nucleare, sullo stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del combustibile irraggiato.

Tale Guida Tecnica contribuisce all’assolvimento degli obblighi internazionali dell’Italia derivanti dalla  Direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, e dalla ratifica della Convenzione congiunta sulla sicurezza della gestione del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi predisposta nell’ambito dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA).

In particolare, la Guida Tecnica stabilisce obiettivi, criteri e requisiti per le seguenti tipologie di depositi di rifiuti radioattivi:

Fonte: ISIN

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