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Radon abitazioni e luoghi di lavoro: tabelle riassuntive

Radon abitazioni e luoghi di lavoro   tabelle riassuntive 2023

Radon nelle abitazioni e luoghi di lavoro: tabelle riassuntive per Regione / Rev. Maggio 2023

ID 9941 | Rev. 1.0 del 14.05.2023 / Documento completo allegato

In allegato Documento completo e tabelle riassuntive, suddivise per Regione, delle misure di concentrazione di radon in oltre 50mila edifici tra abitazioni, scuole e luoghi di lavoro (Fonte ISS).

Nell’Archivio Nazionale Radon (ANR) sono presenti dati relativi a misure di concentrazione di radon in oltre 50mila edifici tra abitazioni, scuole e luoghi di lavoro. Tali misure sono state effettuate nell’ambito di indagini di misura organizzate da enti pubblici regionali e nazionali.

In particolare, nell’ANR sono presenti dati di concentrazione di radon in abitazioni presenti in oltre 3500 comuni italiani, nella metà dei quali sono state effettuate misure in almeno 5 abitazioni.

Negli allegati presenti in questa pagina, per ciascuna regione e provincia autonoma italiana, sono riportate tabelle riassuntive nelle quali, per i comuni con almeno 5 abitazioni misurate, sono presenti le seguenti informazioni:

i) numero di abitazioni in cui è stata misurata la concentrazione di radon;
ii) media aritmetica della concentrazione di radon misurata nelle abitazioni del comune;
iii) minimo e massimo della concentrazione di radon misurata nelle abitazioni del comune.

È possibile scaricare le suddette tabelle per ciascuna regione e provincia autonoma cliccando sugli allegati in basso.

Si ricorda, in ogni caso, che il valore di concentrazione medio comunale (riportato nelle tabelle) non permette di stimare la concentrazione nella propria abitazione.
Per conoscere la concentrazione di radon nella propria abitazione è necessario effettuare una misura con dispositivi adeguati.

Nella Figura 1 che segue, sono riportati i livelli di riferimento per il Radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, dopo il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom con il Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101.

Radon abitazioni e luoghi di lavoro   Fig  1

Fig. 1. Normativa e valori livelli di Radon per abitazioni e luoghi di lavoro

Radon nelle abitazioni   Tabelle livelli

Valori di riferimento

La nuova direttiva europea “direttiva 2013/59/Euratom” (GU L 13/1 del 17.1.2014), recepita con il Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101, indica come livello di riferimento, oltre il quale si suggerisce di intraprendere azioni di risanamento in 300 Bq/m3 (media annua) per tutti gli ambienti chiusi, abitazioni e luoghi di lavoro.
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A.1 Abitazioni 200 Bq/m3 (D.Lgs. 31 Luglio 2020 n. 101) dal 01.01.2025

Radon abitazioni e luoghi di lavoro Fig  2

Fig. 2 - Valore limite radon abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024

Per molti anni si è fatto riferimento alla Raccomandazione Euratom 143/90 “Sulla tutela della popolazione contro l’esposizione al Radon in ambienti chiusi” della Commissione Europea, dove sono consigliati dei livelli soglia per le abitazioni esistenti (400 Bq/m3) e per quelle di nuova costruzione (200 Bq/m3). I livelli vanno intesi come valori medi annui di concentrazione di radon.

A seguito dei risultati dei numerosi studi epidemiologici effettuati negli ultimi 20 anni e della conseguente rivalutazione del rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon nelle abitazioni, nel 2009 l’Oms ha pubblicato il rapporto “WHO Handbook on Indoor Radon: A Public Health Perspective”, nel quale si raccomanda che i Paesi adottino possibilmente un livello di riferimento di 100 Bq/m3 o comunque non superiore a 300 Bq/m3.

L'EPA (Agenzia Americana per l'Ambiente) definisce in 150 Bq/mc3 il limite oltre il quale e' consigliabile prevedere tecniche di riduzione del Radon (EPA - Indoor Radon Abatement Act 1988)

Le attuali linee guida del Governo Canadese per il Radon adottate nel 2008, riportano una valore limite di 200 Bq/m3, tale valore è stato ridotto notevolmente rispetto il precedente che era di 800 Bq /m3.

La nuova direttiva europea “direttiva 2013/59/Euratom” (GU L 13/1 del 17.1.2014), recepita appunto con il Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101, indica come livello di riferimento, oltre il quale si suggerisce di intraprendere azioni di risanamento in 300 Bq/m3 (media annua) per tutti gli ambienti chiusi, locali di lavoro e le abitazioni.

B. Luoghi di lavoro: 300 Bq/m3 (Direttiva 2013/59/UE - D.Lgs. 31 Luglio 2020 n. 101)

La protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti precedentemente disciplinata dal D.Lgs. 17 Marzo 1995, n. 230 (Art. 180 c. 3 D. Lgs. 81/2008) come modificato dal Decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241 è ora disciplinata dal Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101.

La nuova Direttiva 2013/59/Euratom all'Art. 54 Radon nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101Art. 12 c.1 lett. c)), riporta che il livello di riferimento per la media annua della concentrazione di attività aerea non deve essere superiore a 300 Bq/m3, a meno che un livello superiore non sia giustificato dalle circostanze esistenti a livello nazionale.

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segue in allegato

Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2023
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Matrice revisioni

Rev. Data Oggetto Autore
1.0 14.05.2023 Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101
Piano nazionale d'azione per il radon 2023-2032
Certifico Srl
0.0  23.01.2020 --- Certifico Srl

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