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Rapporto annuale 2018 UNMIG

Rapporto annuale UNMIG 2018

Rapporto annuale 2018 UNMIG

Attività dell'anno 2017

Nel corso del 2017 la Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche - UNMIG ha contribuito allo sviluppo di un quadro regolatorio efficace e completo nell’ambito delle materie di competenza, attraverso l’elaborazione di proposte normative di settore e l’aggiornamento della normativa secondaria.

FONTI PRIMARIE

Decreto legislativo del 16 giugno 2017, n. 104 recante “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della Legge 9 luglio 2015, n. 114”.

La DGS-UNMIG ha contribuito ai lavori di recepimento della citata Direttiva europea, collaborando con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare soprattutto per quanto riguarda la regolazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale dei progetti relativi alle attività upstream. In particolare con il D.lgs. n. di recepimento (art. 22) sono state apportate modifiche agli allegati alla parte seconda del Decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 specificando le opere o le attività da sottoporre a VIA statale, introducendo tra queste anche i rilievi geofisici attraverso l’uso della tecnica airgun o esplosivo; è stata inoltre disposta l’adozione di linee guida nazionali per la dismissione mineraria delle piattaforme per la coltivazione di idrocarburi in mare e delle infrastrutture connesse mediante Decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome. Tali linee guida sono in corso di emanazione.

FONTI SECONDARIE

Decreto interministeriale del 23 gennaio 2017 recante: “Definizione delle dotazioni di attrezzature e scorte di risposta ad inquinamenti marini da idrocarburi, che devono essere presenti in appositi depositi di terraferma, sugli impianti di perforazione, sulle piattaforme di produzione e sulle relative navi appoggio”.

Decreto ministeriale del 5 luglio 2017 Consultazione tripartita tra Comitato, operatori e rappresentanti dei lavoratori ex art. 19, comma 5 del D.lgs. n. 145/2015. Sicurezza delle operazioni in mare nel settore idrocarburi. Il decreto è stato adottato in attuazione della previsione di norma primaria del D.lgs. n. 145/2015 che, in recepimento della Direttiva europea 2013/30/UE sulla sicurezza in mare.

ATTIVITÀ REGOLATORIA E NORMATIVA

nel settore degli idrocarburi, prevede sia applicato il meccanismo della consultazione tripartita tra il Comitato per la sicurezza offshore di cui all’articolo 8 del citato D.lgs. n. 145/2015, gli operatori del settore e i rappresentanti dei lavoratori ai fini dell’effettiva partecipazione alla formulazione di standard e strategie in materia di prevenzione degli incidenti gravi, alla definizione di linee programmatiche e di azione ed al sistema di gestione integrato della salute, della sicurezza e dell’ambiente, oltre che ad altri eventuali tematiche. Il decreto in parola stabilisce pertanto le modalità con cui gli operatori contribuiscono alla consultazione tripartita, da svolgersi almeno una volta l’anno, e i criteri generali per la stipula dell’accordo formale di cui all’articolo 2, comma 1, lettera h) del D.lgs. n. 145/15 articolo 6.

Decreto ministeriale del 2 agosto 2017 Aggiornamento della composizione della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie (CIRM) di cui al Decreto Ministeriale del 30 settembre 2016.

Decreto ministeriale del 9 agosto 2017 “Adeguamento del decreto 7 dicembre 2016, recante «Disciplinare tipo per il rilascio e l’esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale», alla sentenza della Corte costituzionale n. 170 del 2017”. Il D.M. in parola ha apportato modifiche al disciplinare tipo del 7 dicembre 2016, attualmente vigente per la regolazione delle procedure di rilascio e di gestione dei titoli minerari, sia quelli tradizionali che il titolo unico ex art. 38 del Decreto Legge del 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla Legge dell’11 novembre 2014, n. 164 (c.d. “Decreto Sblocca Italia”). Diverse Regioni italiane (Abruzzo, Marche, Puglia, Lombardia, Veneto, Campania e Calabria) hanno infatti promosso ricorso di legittimità costituzionale avverso l’art. 38, comma 7, dello “Sblocca Italia” dinanzi la Corte Costituzionale che, con sentenza n. 170 del 2017, ne ha dichiarato l’incostituzionalità nella parte in cui non ha previsto l’intesa regionale nel procedimento finalizzato all’adozione del disciplinare tipo sul titolo concessorio unico. Al fine di tener conto dei principi enunciati dalla Corte, il D.M. del 9 agosto 2017 ha quindi stralciato dal D.M. 2016 ogni riferimento al titolo concessorio unico ed ha conferito mandato alla DGS-UNMIG ed alla DGSAIE di adottare il disciplinare tipo ex art. 38, comma 7, dello “Sblocca Italia”, tenendo conto dell’addizione formulata dalla Corte e quindi garantendo la piena partecipazione regionale nella predisposizione della normativa tecnica. Ad oggi, pertanto, il D.M. 7 dicembre 2016 è in vigore per quanto riguarda la disciplina del conferimento e della gestione dei titoli minerari “tradizionali” (permessi di prospezione e ricerca e concessione di coltivazione), mentre il disciplinare tipo per il titolo unico, necessitando dell’intesa regionale, è in corso di definizione in seno alla Conferenza Stato-Regioni, presso cui è stato attivato un tavolo tecnico propedeutico al conferimento dell’intesa.

Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° dicembre 2017 contenente: “Approvazione delle linee guida contenenti gli indirizzi e i criteri per la predisposizione dei piani di gestione dello spazio marittimo”. La Direzione ha contribuito ai lavori di predisposizione di tali Linee guida in attuazione del Decreto legislativo del 17 ottobre 2016, n. 201 recante “Attuazione della direttiva 2014/89/UE che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo”. La pianificazione dello spazio marittimo, quale processo di gestione delle attività umane in mare, costituisce uno strumento fondamentale di attuazione della politica marittima integrata (PMI) dell’Unione europea. Al fine di garantire una governance adeguata del «Sistema 8 DGS-UNMIG - RAPPORTO ANNUALE 2018 ATTIVITÀ DELL’ANNO 2017 Mare», favorendo uno sviluppo economico sociale ed ambientale sostenibile delle attività marine nel rispetto della Strategia Europa 2020 e dell’Agenda 2030, le linee guida partono da un insieme ragionato e integrato di quanto oggi esistente per fornire una serie di obiettivi strategici di carattere generale. Tali linee guida prevedono pertanto un percorso metodologico da seguire per l’elaborazione dei Piani di gestione dello spazio marittimo, che garantisca un costante coinvolgimento di tutte le parti economiche e sociali interessate nelle fasi più importanti del processo decisionale e che tenga conto degli strumenti di pianificazione/programmazione già in essere nelle specifiche aree marine.

CIRCOLARI

Circolare dell’8 novembre 2017 contenente: “Disposizioni in merito alle modalità di svolgimento delle attività valutative della capacità tecnica, economica ed organizzativa dei soggetti richiedenti e titolari di titoli minerari per la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma e in mare, ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 9/1991, dell’art. 4 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1994, dell’art. 5 del Decreto legislativo n. 625/1996”. Sono state fornite utili indicazioni in merito alla documentazione istruttoria da trasmettere all’Amministrazione, ai fini della dimostrazione della capacità tecnica ed economica da parte degli operatori che intendono operare nel settore upstream, in un’ottica di semplificazione e conseguente accelerazione della tempistica procedimentale.

Circolare dell’8 novembre 2017 contenente: “Disposizioni in merito all’attuazione delle procedure per la sospensione dei lavori di coltivazione e di ricerca nell’ambito di una concessione”.

Dati al 31 dicembre 2017
Aggiornamento del 28 giugno 2018

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