Guida per il monitoraggio delle attività di sottosuolo: coltivazione, reiniezione e stoccaggio di idrocarburi
ID 6862 | 22.09.2018 / In allegato
In questo documento sono riportate le conclusioni del Gruppo di Lavoro istituito presso il MiSE per definire Indirizzi e Linee Guida per il monitoraggio delle attività di sottosuolo, con particolare riferimento a quelle di coltivazione, reiniezione e stoccaggio di idrocarburi. Esso rappresenta la prima tra le azioni promosse dal Ministero dello sviluppo economico (MiSE) al fine di mantenere al più alto livello delle conoscenze gli standard di sicurezza per tali attività in zone sismicamente attive e in aree dove tali attività possono produrre deformazioni del suolo.
La commissione ICHESE (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region, Appendice A) ha evidenziato l’opportunità che le attività di coltivazione di idrocarburi e di produzione di energia geotermica, sia in atto sia di nuova programmazione, siano costantemente monitorate tramite reti ad alta tecnologia, finalizzate a seguire l’evoluzione nello spazio e nel tempo dell’attività microsismica, delle deformazioni del suolo e della pressione di poro. La commissione ha indicato che queste reti dovranno essere messe in funzione prima dell’avvio di nuove attività, al fine di poter verificare e misurare la sismicità naturale di fondo e l’andamento delle deformazioni del suolo in condizioni “non perturbate”. La stessa commissione ha inoltre auspicato il miglioramento delle basi informative di dati riguardanti i fenomeni monitorati.
Nelle raccomandazioni, la commissione ICHESE aveva già fornito una prima indicazione delle caratteristiche minime delle reti: capacità di rilevare tutti i terremoti di magnitudo almeno a partire da ML 0.5, utilizzo di metodi satellitari per la rilevazione delle deformazioni del suolo con tecnologie interferometriche - InSAR - e GNSS/GPS (d’ora in poi GPS) con una risoluzione di alcuni millimetri all’anno, misura al fondo pozzo della pressione dei fluidi con frequenza giornaliera.
Nelle raccomandazioni era inoltre auspicata l’attivazione di un sistema operativo “a semaforo” e la definizione di valori di soglia, per parametri osservati, associati a diversi livelli di attenzione.
Nelle more della definizione di una completa regolamentazione della materia da parte di tutte le autorità competenti, nazionali e regionali, il MiSE, per le proprie competenze in materia di attività estrattive e, in particolare, in qualità di autorità competente sia al rilascio di permessi, concessioni e autorizzazioni, sia alla vigilanza in materia di ricerca e produzione di idrocarburi e di stoccaggio di gas naturale e di CO2, ha ritenuto di dover procedere tempestivamente alla messa a punto di linee di indirizzo per un sistema di monitoraggio avanzato e integrato.
Il presente documento costituisce, quindi, una prima formulazione delle Linee Guida tecniche per la realizzazione dei monitoraggi e degli indirizzi per la loro gestione e controllo nonché per le modalità di intervento legate agli scenari di variazione dei parametri monitorati, che saranno sperimentate dal MiSE su alcuni siti pilota. I risultati di questa sperimentazione saranno resi pubblici e condivisi con il Ministero ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) e le Regioni interessate.
MISE
Commissione Idrocarburi e Risorse Minerarie (CIRM)
2014