Rapporto annuale Ispettorato Nazionale del Lavoro 2017
8 febbraio 2018
Redatto il Rapporto Annuale dell'Attività di Vigilanza 2017 in cui si illustrano sinteticamente i risultati dell'attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale conseguiti nel corso del primo anno di attività dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, da parte del personale ispettivo proveniente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dall'INPS e dall'INAIL.
L'attività ha consentito la realizzazione di significativi risultati dell'azione di controllo programmata ed effettuata dal personale ispettivo complessivamente operante nell'ambito dell'Agenzia e proveniente dai diversi servizi ispettivi in essa integrati.
Il risultato complessivamente conseguito in termini numerici è pari a 160.347 imprese ispezionate, di cui 103.498 sono risultate irregolari. Inoltre, il numero dei lavoratori irregolari, pari a 252.659, presenta un consistente incremento, pari al 36% rispetto al dato del 2016. Gli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro sommerso hanno portato, invece, all'individuazione di 48.073 lavoratori in "nero".
Nell'ambito del dato globale si distingue il numero di accessi, pari a 122.240 , effettuati nell'ambito della vigilanza in materia di lavoro, che hanno registrato un tasso di irregolarità stabile rispetto agli anni precedenti, attestandosi al 60%.
Con riferimento alla vigilanza previdenziale, nel corso dell'anno, sono stati effettuati 24.291 accessi che hanno registrato un tasso di irregolarità anch'esso stabile rispetto agli anni precedenti, attestandosi al 77%.
Relativamente alla vigilanza assicurativa, nel corso del 2017, sono stati effettuati 13.816 accessi che hanno registrato un tasso di irregolarità in aumento di circa 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente, attestandosi al 89%.
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Comunicato Stampa
Ispettorato Nazionale del Lavoro: nero, caporalato, logistica, false cooperative e tirocini tra i settori prioritari di intervento per la vigilanza nel 2018
Nel 2017 effettuati oltre 180mila controlli; tasso di irregolarità al 65%
Roma, 8 febbraio 2018 - Lavoro nero, caporalato, logistica, trasporto, false cooperative, tirocini, distacco transnazionale. Sono questi alcuni dei settori prioritari di intervento per l’attività di vigilanza in materia lavoristica e previdenziale-assicurativa che verrà svolta nel 2018 dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la finalità di potenziare il contrasto dei fenomeni del lavoro sommerso ed irregolare e la lotta all’evasione ed elusione contributiva. Il documento di programmazione dell’attività è stato illustrato dal Capo dell’Ispettorato, Paolo Pennesi, nel corso della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza che si è tenuta questa mattina alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti.
“Sulla scorta dei risultati del primo anno di attività dell’Ispettorato – ha detto il Ministro – dobbiamo ulteriormente qualificarne l’attività di vigilanza, anche attraverso un rafforzamento della capacità di intervento: per questo ci siamo attivati, in linea con quanto previsto in legge di bilancio in tema di lavoro nella pubblica amministrazione, per richiedere l’assunzione di 150 nuovi ispettori”.
La programmazione della vigilanza nel 2018 parte dall’esperienza realizzata nel primo anno di attività, che ha evidenziato un aumento di alcuni fenomeni di violazione della legge, ad esempio in materia di somministrazione illecita di manodopera, e la necessità di dedicare maggiore attenzione ad alcuni settori come quello della logistica e delle false cooperative. Non mancherà un forte e costante impegno, anche in collaborazione con altre istituzioni, nel fronteggiare i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento di manodopera.
I risultati dell’attività di vigilanza nel 2017
Il 2017 è stato l’anno di avvio dell’Ispettorato nazionale del lavoro, i cui principali risultati sono evidenziati di seguito.
Obiettivo stabilito dalla Convenzione per il triennio 2017/2019 sottoscritta con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, registrando oltre 180 mila controlli di cui oltre 160 mila specificatamente finalizzati alla verifica della regolarità dei rapporti di lavoro.
I dati evidenziano l’abbattimento del fenomeno della sovrapposizione degli interventi ispettivi e registrano risultati assolutamente significativi durante il periodo più delicato per l’avvio della nuova Agenzia impegnata, fra le altre cose, nella realizzazione di percorsi formativi che hanno interessato circa 350 ispettori dell’ex Ministero del lavoro e 1.300 ispettori degli Istituti.
Dagli accertamenti conclusi entro l’anno di riferimento risultano n. 103.498 aziende irregolari che evidenziano un tasso di irregolarità pari al 65%; pertanto, circa due aziende su tre sono state trovate in una situazione di irregolarità. Inoltre, il numero dei lavoratori irregolari, pari a n. 252.659, presenta un consistente incremento, pari al 36% rispetto al dato del 2016. Gli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro sommerso hanno portato, inoltre, alla individuazione di n. 48.073 lavoratori in “nero” e cioè un lavoratore in nero ogni 2 aziende irregolari. L’ammontare dei contributi e premi evasi complessivamente recuperati è pari a ad € 1.100.099.932, in linea con l’anno precedente.
Caporalato in agricoltura
Nel corso del 2017 in agricoltura sono state effettuate n. 7.265 ispezioni. Sono stati accertati n. 5.222 lavoratori irregolari, di cui n. 3.549 in “nero”, con un tasso di irregolarità superiore al 50%. Particolarmente significativi sono i risultati concernenti l’attività di polizia giudiziaria, finalizzata all’individuazione del “reato di caporalato”. In particolare si segnala il deferimento di n. 94 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali n. 31 in stato di arresto e con l’individuazione di n. 387 lavoratori vittime di sfruttamento.
Esternalizzazioni fittizie
L’accertamento di tali fattispecie illecite ha coinvolto, nel corso dell’anno, complessivamente n. 9.895 lavoratori che risultano distribuiti nei principali settori di attività di seguito indicati: Trasporto e magazzinaggio (n. 1.965), Costruzioni (n. 1.609), Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (n. 1.378), Attività manifatturiere (n. 1.172), Altre attività di servizi (n. 1.064), Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (n. 1.026).
Cooperative di lavoro
Su un totale di n. 3.317 cooperative ispezionate, n. 1.826 sono risultate irregolari (pari a circa il 55% delle cooperative ispezionate). È emerso, inoltre, un numero di lavoratori irregolari pari a n. 16.838 di cui n. 1.444 totalmente “in nero”. Fra le iniziative di maggior rilievo si segnala un’azione congiunta con la Guardia di finanza nei confronti della cooperativa M&G Coop. Multiservizi – impegnata nel somministrare personale a prezzi estremamente bassi lucrando sulle retribuzioni dei lavoratori ed evadendo la contribuzione obbligatoria – alla quale sono stati contestati numerosi illeciti penali, amministrativi e recuperi contributivi per circa 30 milioni di euro. L’attività illecita di questa falsa cooperativa, di cui hanno usufruito circa 4.000 imprese, avrà conseguenze sugli stessi utilizzatori che saranno chiamati a rispondere solidalmente delle somme ingiunte; da qui la raccomandazione alle aziende di diffidare di realtà pseudo-imprenditoriali che propongono costi del lavoro così bassi da risultare evidentemente contrari alla legge.
Salute e sicurezza
La vigilanza in materia di tutela della salute e sicurezza nei settori di competenza dell’INL (principalmente edilizia), ha interessato n. 22.611 aziende, sono state contestate n. 36.263 violazioni prevenzionistiche, di cui 28.364 penali e 7.899 amministrative. Per quanto riguarda il tasso di irregolarità delle aziende ispezionate lo stesso si attesta al 77,09% con un numero di aziende irregolari pari n. 17.580 a fronte di n. 22.805 accertamenti definiti.
AMAZON E RYANAIR
Nel corso del 2018 proseguiranno gli accertamenti avviati sul finire dello scorso anno sul colosso della distribuzione Amazon e sulla Compagnia aerea Ryanair.
Fonte: INL
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