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Anomalie attrezzature a pressione

Anomalie attrezzature a pressione

Anomalie attrezzature a pressione | Regione ER Ed. 3 2016

La pubblicazione, giunta alla terza edizione, realizzata su mandato della Regione dal “Gruppo di lavoro regionale Attrezzature a pressione”, sintetizza i casi più significativi delle anomalie rilevate nel periodo dal 2001 al 2016.

L’attività pluriennale di verifica delle “attrezzature a pressione” svolta dei Settori Impiantistici della Regione Emilia Romagna, ha consentito di estrapolare dagli esiti delle verifiche una serie significativa di dati inerenti alle “anomalie delle attrezzature a pressione”.

La pubblicazione, giunta alla terza edizione, realizzata su mandato della Regione dal “Gruppo di lavoro regionale Attrezzature a pressione”, sintetizza i casi più significativi delle anomalie rilevate nel periodo dal 2001 al 2016.

Nella Regione Emilia Romagna sino al 20/08/13, entrata in vigore della L. 98/13 “Decreto del fare” risultavano sotto il controllo delle Unità / Settori Impiantistici Antinfortunistici circa 1.500 generatori di vapore e 35.000 recipienti di gas e vapori installate in luoghi di lavoro e vita, in scadenza di verifica ogni anno sul territorio.

Nell'arco temporale preso in considerazione sono pervenute schede di segnalazione, da queste sono stati estrapolati i dati relativi al tipo di anomalie più ricorrenti e relative cause rilevate durante le riqualificazioni periodiche.

La dispensa contiene 57 schede delle tipologie di anomalie più significative riscontrate anche ripetutamente su apparecchi di analoghe caratteristiche.

Il termine “anomalia” identifica sia difetti veri e propri, sia particolari condizioni dell’attrezzatura che si discostano da quelle prevedibili nel normale esercizio. La classificazione delle anomalie può essere ricondotta a due categorie principali: anomalie originarie e anomalie dovute alle condizioni di esercizio.

Nel caso delle anomalie originarie le strutture e i materiali che costituiscono l’attrezzatura possono già dalla loro origine avere difetti che in fase di costruzione possono essere ritenuti accettabili, o non rilevabili in quanto non ancora apprezzabili.

La caratteristica dei difetti definiti originari è quella di emergere durante l’esercizio anche a distanza di molto tempo dalla costruzione dell’apparecchio.

Le tipologie di anomalie originarie più significative riscontrate sono le seguenti:

- sfogliature delle lamiere
- inclusioni di materiali estranei
- non completa penetrazione della saldatura
- persistenza di tensioni nelle lamiere per non corretto trattamento termico di distensione.

Le tipologie di anomalie dovute alle condizioni di esercizio emerse nell’analisi dei dati sono le seguenti:

- cricche nei materiali
- cricche su saldature
- corrosioni di varia natura
- riduzioni di spessore nei materiali
- deformazioni permanenti

L’esperienza ha evidenziato che non esistono apparecchiature o attrezzature intrinsecamente sicure; il non corretto o improprio utilizzo o la non corretta manutenzione, costituiscono fattori di rischio rilevanti, che possono portare a incidenti anche gravi.

Per valutare adeguatamente le anomalie dovute all’esercizio, si è ritenuto opportuno separare l'esame dei generatori di vapore dai recipienti contenenti vapori e gas, in quanto i primi sono soggetti a fiamma diretta e pertanto sollecitati direttamente dall’energia termica.

E’ opportuno precisare che con il termine ANOMALIA ci si riferisce sia a difetti veri e propri, sia a situazioni che per qualche aspetto si discostano da quelle normalmente prevedibili in ragione del tipo di impianto.

Ad esempio, se si considera un generatore di vapore, dopo dieci anni di servizio, la presenza di modeste corrosioni uniformi sui tubi, dovute all’acqua, non sono da considerarsi ANOMALIA, in quanto sono conseguenze normali del funzionamento e dell’usura dell’impianto; se invece lo stesso fenomeno viene riscontrato dopo un solo anno d’esercizio, ciò e’ indice di una situazione che non e’ derivata dal normale funzionamento dell’impianto, bensì da cause particolari che devono essere individuate e che fanno considerare il fenomeno rilevato come ANOMALIA dell’apparecchio.

In passato l’A.N.C.C. (Associazione Nazionale Controllo Combustione) pubblicava periodicamente la statistica degli incidenti ed avarie occorsi agli apparecchi a pressione installati su tutto il territorio italiano; questo lavoro ha inteso proseguire nella stessa direzione, con riferimento al solo territorio della Regione Emilia Romagna, ma approfondendo l’analisi delle cause possibili e gli aspetti tecnici.

Regione Emilia-Romagna
Assessorato politiche per la Salute
Gruppo Regionale Attrezzature a Pressione
Terza Edizione 2016

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