Macchine da piccola perforazione
Evoluzione dello stato dell’arte per la protezione degli elementi mobili coinvolti nel processo produttivo
Il documento costituisce l'analisi dell'impatto dell'evoluzione dello stato dell'arte delle perforatrici sulle modalità operative di utilizzo di dette attrezzature. In particolare, il testo descrive le situazioni nelle quali la tipologia d'intervento o le caratteristiche dell'ambiente impediscono l'adozione di protezioni per l'organo di perforazione, cercando di offrire indicazioni procedurali che possano conciliare le misure di sicurezza con le esigenze operative.
La nuova serie di norme EN 16228, pubblicata in Gazzetta Ufficiale a febbraio 2015, ha introdotto per le perforatrici significative innovazioni dal punto di vista costruttivo, con riflessi particolarmente rilevanti in particolare sulle perforatrici per diametro non superiore a 350 mm, normalmente di dimensioni relativamente piccole.
Detta serie di norme sostituisce la EN 791, specifica per le perforatrici, e la EN 996, dedicata alle apparecchiature per palificazione. La novità più rilevante riguarda, nello specifico, la protezione degli organi di perforazione: le EN 16228, infatti, prescrivono l’adozione di misure di protezione, quali ripari fissi o interbloccati, dispositivi sensibili o una loro combinazione, nei casi in cui sia prevedibile l’accesso alle parti in movimento coinvolte nella lavorazione.
In particolare, per le sopracitate perforatrici per piccolo diametro sono, infatti, previsti interventi nella zona di lavoro dettati dalla necessità di aggiungere o togliere le aste di perforazione o i tubi di rivestimento, in base alla profondità da raggiungere e alla lunghezza unitaria delle aste utilizzate.
Detta serie di norme sostituisce la EN 791, specifica per le perforatrici, e la EN 996, dedicata alle apparecchiature per palificazione. La novità più rilevante riguarda, nello specifico, la protezione degli organi di perforazione: le EN 16228, infatti, prescrivono l’adozione di misure di protezione, quali ripari fissi o interbloccati, dispositivi sensibili o una loro combinazione, nei casi in cui sia prevedibile l’accesso alle parti in movimento coinvolte nella lavorazione.
In particolare, per le sopracitate perforatrici per piccolo diametro sono, infatti, previsti interventi nella zona di lavoro dettati dalla necessità di aggiungere o togliere le aste di perforazione o i tubi di rivestimento, in base alla profondità da raggiungere e alla lunghezza unitaria delle aste utilizzate.
INAIL 2015