Articoli Pirotecnici Capodanno 2024 - Circolare Ministero dell'Interno dell'11.12.2023
ID 21061 | 29.12.2023
Articoli Pirotecnici Capodanno 2024 - Circolare Ministero dell'Interno Prot. n. 557/PAS/U/014043/XV.H.8 - Roma, 11 dicembre 2023
OGGETTO: Vigilanza sulla produzione, commercio e detenzione di artifici pirotecnici. Prevenzione e repressione degli illeciti in materia - Indicazioni alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza per l'attività di controllo sugli articoli pirotecnici in vista delle Festività di fine anno. "Servizio R.I.SE.C."
1. PREMESSA
Con l'approssimarsi delle Festività di fine anno quest'Ufficio, come di consueto, ravvisa l'esigenza di diramare indicazioni volte ad agevolare le SS.LL. nell'esercizio delle attività di controllo, prevenzione e repressione degli illeciti in materia di articoli pirotecnici che dovranno armonizzarsi con i maggiori servizi di prevenzione e controllo originati dall'attuale situazione di conflitto internazionale.
Al riguardo, pertanto, le SS.LL. vorranno, nell'attuazione delle indicazioni che seguono, coniugare l'effettuazione dei maggiori servizi di controllo del territorio con le direttive che dovessero essere emanate in base all'evoluzione dei conflitti bellici in atto ed all'eventuale recrudescenza di azioni terroristiche.
Resta, comunque, sempre inteso che le misure indicate potranno essere rimodulate dalle SS.LL., anche in senso più restrittivo, in relazione ai possibili mutamenti del contesto internazionale e della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nazionale.
2. PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Tenuto conto del delineato quadro sociopolitico, unitamente al venir meno delle limitazioni alle libertà personali imposte, negli anni precedenti, dall'esigenza di contenimento del contagio, è agevole immaginare che possa determinarsi, sotto il profilo che qui interessa, un aumento del ricorso agli acquisti di fuochi d'artificio online o presso soggetti non autorizzati, operanti, talvolta, sotto il controllo delle organizzazioni malavitose, con grave rischio di pregiudizio per la sicurezza pubblica e la pubblica incolumità, nonché per gli operatori economici e i consumatori finali.
Ancor di più, pertanto, occorre innalzare il livello di attenzione con riguardo al fenomeno della commercializzazione illecita dei prodotti pirotecnici e, in particolare, di quelli vietati.
Le Festività natalizie, in particolare, costituiscono da sempre un evento fortemente vissuto da tutta la popolazione quale grande occasione di festa collettiva, caratterizzata dal desiderio di assoluto e "sfrenato" divertimento.
In questa ottica, si potrebbe registrare un considerevole incremento della domanda di acquisto di fuochi d'artificio-sia nei negozi fisici sia online - cui dovrà necessariamente seguire un altrettanto adeguato innalzamento delle azioni di controllo, così da contemperare il necessario livello di sicurezza con le legittime aspettative della popolazione e del comparto economico interessato.
Ciò premesso, allo scopo di correttamente indirizzare l'attività di prevenzione e vigilanza sulla produzione, sul commercio e sulla detenzione di manufatti pirotecnici, i Sigg.ri Prefetti vorranno valutare la possibilità di porre la tematica all'attenzione della prima seduta utile del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, così da sensibilizzare sia i Comandi e gli Uffici delle Forze di Polizia ai fini di garantire l'effettività e l'efficacia di tutti gli interventi occorrenti per la tempestiva eliminazione dal mercato dei materiali illecitamente immessi, sia le Autorità locali di pubblica sicurezza in vista dell'auspicato sinergico contributo degli organi amministrativi dipendenti. Con l'occasione le SS.LL. potranno valutare l'opportunità di invitare a partecipare alle predette sedute anche i Sigg.ri Procuratori della Repubblica, distrettuali o circondariali, presenti nel territorio delle rispettive province. L'anticipata condivisione della pianificazione dei servizi diretti a prevenire l'illecita commercializzazione e il conseguente impiego dei prodotti pirotecnici potrà, infatti, risultare utile per le Autorità giudiziarie ai fini dell'individuazione delle migliori soluzioni logistiche cui fare ricorso per la conservazione, la custodia e la distruzione in sicurezza dei materiali sequestrati dagli Organi di polizia nell'esercizio delle attività di polizia giudiziaria.
Analogamente, le SS.LL. vorranno valutare l'opportunità di coinvolgere nella previsione dei richiamati piani di safety e, in particolare, in quelli relativi allo stoccaggio ed allo smaltimento degli esplosivi sottoposti a sequestro, sia penale che amministrativo, anche i vertici militari quali diramazioni territoriali del Ministero della Difesa, allo scopo di individuare soluzioni capaci di evitare che quantitativi - anche minimi - di articoli pirotecnici vengano trattenuti all'interno di uffici delle Forze di polizia in locali non idonei ad assicurare le adeguate misure di sicurezza contro il rischio di scoppi accidentali.
3. RACCOLTA DEI DATI
Tanto premesso, si segnala che, come di consueto, la raccolta dei dati di sintesi - di seguito richiesti - continuerà ad essere effettuata, in tempo reale, attraverso la dedicata procedura informatizzata R.I.SE.C. (Raccolta Informatizzata Servizi di Capodanno), alla quale è possibile accedere mediante rete multimediale (indirizzo https://upas.cen.poliziadistato.it, selezionando nel menù orizzontale dei servizi la voce capodanno).
Le Questure, previe intese con i competenti Comandi provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, avranno cura di raccogliere, analizzare ed inserire anche i risultati dei servizi e delle operazioni svolte da quelle Forze di polizia territoriali e trasmetteranno, improrogabilmente entro le ore 18,00 del 28 dicembre p.v., i dati concernenti i sequestri fino ad allora effettuati di materiali pirotecnici, illecitamente importati, detenuti o fabbricati, specificandone la natura, la quantità e la Forza dell'ordine operante sul territorio che ha proceduto al sequestro.
Le Questure provvederanno, altresì, ad inserire i dati relativi alle medesime attività, che saranno dispiegate dai Corpi e dai Servizi di Polizia Municipale, anche nell'esercizio dei compiti di polizia del commercio.
Mediante la medesima procedura si riferirà, altresì, su numero e tipologia dei controlli amministrativi effettuati e sulle eventuali sanzioni elevate, successivamente all'emanazione della presente circolare.
3.A) MATERIALI OGGETTO DEL CONTROLLO
Per una migliore individuazione della tipologia del materiale oggetto di controllo ed allo scopo di agevolare tale attività, nonché quella di comunicazione dei dati, si precisa che, ad oggi, si possono rinvenire sul mercato:
1) ARTICOLI PIROTECNICI PROVVISTI DELLA MARCATURA CE APPARTENENTI ALLE CATEGORIE "F1"(CAT. I), "F2" (CAT. II), "F3" (CAT. III), "F4" (CAT. IV), "T1","T2", "P1 ", "P2";
2) PRODOTTI DI IV E V CATEGORIA RICONOSCIUTI E CLASSIFICATI DA QUESTO MINISTERO AI SENSI DELL'ART. 53 DEL T.U.L.P.S..
Per ciascuna delle tipologie dei prodotti sopra indicati, si riepiloga quanto segue.
1) ARTICOLI PIROTECNICI PROVVISTI DELLA MARCATURA CE APPARTENENTI ALLE CATEGORIE "F1"(CAT. I), "F2" (CAT. II), "F3" (CAT. III), "F4" (CAT. IV), "T1 ", "T2", "P1", "P2".
Come noto, con il decreto legislativo 29 luglio 2015, n. 123 è stata data attuazione alla Direttiva 2013/29/UE concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di articoli pirotecnici.
Secondo tale disciplina, gli articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE, provenienti da altro Stato, si intendono lecitamente immessi sul mercato, qualora siano oggetto di preventiva "comunicazione" alla Prefettura competente per territorio da parte dell'operatore economico stabilito sul territorio nazionale (art. 14 d.lgs. 123/2015).
Il medesimo decreto legislativo stabilisce anche l'obbligo per i fabbricanti, gli importatori ed i distributori di fornire tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformità dell'articolo pirotecnico, a seguito di richiesta motivata degli organi di polizia o delle autorità di sorveglianza del mercato.
Corre l'obbligo di rammentare che tale documentazione deve essere fornita in lingua italiana o in una lingua che l'Autorità è in grado di comprendere, anche se diversa dalla lingua nazionale.
Di contro, i titolari degli esercizi di minuta vendita, qualora non siano importatori o distributori, sono esentati, ai sensi dell'art. 11, comma 6 del citato decreto, dalla tenuta di detta documentazione. Analogamente, si ricorda che, a mente dell'art. 4 del decreto legislativo 7 gennaio 2016, n. 1, i fabbricanti e gli importatori di articoli pirotecnici hanno l'obbligo di tenuta del registro - anche in modalità informatica - in cui annotare tutti i numeri di registrazione degli articoli pirotecnici da essi fabbricati o importati con la loro denominazione commerciale, il codice dell'articolo, il loro tipo generico e sottotipo, se del caso, ed il sito di fabbricazione.
Un'adeguata forma di vigilanza sugli articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE potrà consistere, quindi, oltre che nell'immediato riscontro visivo su forma, dimensione e/o peso, anche nell'accertamento strettamente documentale che dovrà prevedere il confronto tra le informazioni riportate nei documenti rilasciati dagli enti notificati, che devono accompagnare tali prodotti, e quanto riportato nelle etichette apposte sugli stessi.
Come noto, l'etichetta degli articoli pirotecnici comprende almeno le informazioni sul fabbricante e, qualora il fabbricante non sia stabilito nell'Unione europea, le informazioni sul fabbricante e sull'importatore, il nome e il tipo dell'articolo pirotecnico, il suo numero di registrazione e il suo numero di prodotto, di lotto o di serie, i limiti minimi d'età e le altre condizioni per la vendita di cui all'articolo 5 dello stesso decreto, la categoria europea pertinente e le istruzioni per l'uso, l'anno di produzione per i fuochi d'artificio delle categorie F3 e F4 nonché, se del caso, la distanza minima di sicurezza(art. 8, comma 2, del d.lgs. 123/2015).
L'etichetta comprende il contenuto esplosivo netto del prodotto (NEC).
All'indirizzo https://upas.cen.poliziadistato.it, selezionando nel menù verticale la dicitura "CE del tipo", è possibile reperire ulteriori informazioni in merito, accedendo al file denominato "istruzioni per la vigilanza dei pirotecnici marcati CE".
Si ricorda, infine, che le categorie '"F1", "F2", "F3", "F4" "T1" "T2", "P1" e "P2" - previste dalla Direttiva 2013/29/UE - possono essere assegnate solo da un organismo notificato e sono riportate nel certificato che il medesimo ente rilascia.
In proposito ed al fine di individuare le corrette modalità di deposito dei soli prodotti marcati CE - comparando le categorie assegnate dall'organismo notificato alle categorie italiane previste dall'art. 82 Regolamento di esecuzione del Tulps - si richiama la c.d. "Tabella di equiparazione" di cui all'Allegato 1 al D.M. 9 agosto 2011.
2) PRODOTTI DI IV E V CATEGORIA RICONOSCIUTI E CLASSIFICATI DA QUESTO MINISTERO Al SENSI DELL'ART. 53 DEL T.U.L.P.S.
A mente del comma 4 dell'art. 34 del d.lgs. 123/2015, il provvedimento di riconoscimento e classificazione rilasciato da questo Ministero ai sensi dell'art. 53 del Tulps è valido solo ed esclusivamente per i seguenti articoli pirotecnici:
- i fuochi artificiali prodotti dai fabbricanti per uso proprio e cioè quelli che, muniti di etichetta, sono destinati ad essere utilizzati sul territorio nazionale per spettacoli eseguiti direttamente dal fabbricante medesimo o da dipendenti della sua azienda (cfr. art. 1, comma 2, lettera g) del citato d.lgs. 123/2015). Tali manufatti possono essere presenti, soltanto, nei depositi annessi alle fabbriche e possono essere trasportati, previo ottenimento della prescritta licenza prefettizia, unicamente da tali depositi verso i siti di sparo autorizzati ai sensi dell'art. 57 Tulps. Ogni altro utilizzo, diverso da quello indicato, è vietato e sanzionabile a norma di legge;
- i prodotti pirotecnici destinati ad essere utilizzati dalle Forze armate, dalle Forze di polizia e dai Vigili del fuoco;
- i segnali da soccorso per l'equipaggiamento marittimo - individuabili per avere impressi in etichetta il simbolo del timone - rientranti nel campo di applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1999, n. 407, successivamente sostituito dal Decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 2017, n. 239;
- i prodotti pirotecnici da impiegarsi nell'industria aeronautica e spaziale;
- i prodotti pirotecnici esposti in fiere campionarie, mostre e dimostrazioni per la loro commercializzazione.
Tutti i sopraelencati prodotti - sprovvisti di marchio CE e non classificabili secondo le categorie europee - possono essere lecitamente detenuti (e quindi rinvenuti in sede di controlli) presso i depositi autorizzati, a condizione che, come detto, siano stati oggetto di un provvedimento di riconoscimento e classificazione ex art. 53 del Tulps e siano debitamente etichettati.
Al riguardo, si richiama l'atto di indirizzo n. 557/PAS/U/007884/XVJ(53) (5) recante "Linee Guida per l'applicazione delle vigenti normative in materia di riconoscimento e classificazione degli esplosivi", diramato in data 20 luglio 2020, in cui è stata ribadita la necessità che l'etichettatura di tali prodotti assicuri la pronta individuazione della loro natura, l'immediata determinazione della massa attiva del singolo pezzo o confezione, nonché le relative complete istruzioni per la sicurezza nel maneggio e nell'uso.
Da ultimo e benché non appartenenti alla famiglia degli "articoli pirotecnici" in parola, appare anche opportuno rammentare che, ai sensi del D.M. 8 aprile 2008, è vietata l'importazione, la commercializzazione, il trasporto e l'impiego di detonatori ad accensione elettrica a bassa e media intensità, fatte salve le specifiche deroghe autorizzate da questo Ministero, ad esempio, per motivi di studio e sperimentazione.
Va sottolineata, infatti, la facilità di attivazione di detti detonatori che sono in grado di funzionare anche mediante semplici sorgenti elettriche quali pile o batterie di telefonini e simili e che, di contro, sono in grado di innescare esplosivi ad alto potenziale.
3.B) CONTROLLO DEGLI ESERCIZI DI MINUTA VENDITA MUNITI DI LICENZA DI P.S.
Negli esercizi di minuta vendita muniti di licenza di p.s. non possono essere detenute polveri da mina, alcune tipologie di razzi e petardi e gli articoli pirotecnici della IV categoria destinati a persone con conoscenze specialistiche (pirotecnici), così come stabilito con il decreto del Ministro dell'Interno 16 agosto 2016 che ha introdotto modificazioni agli articoli 1 e 3 del capitolo VI dell'Allegato B al Regolamento di esecuzione del Tulps.
Tale divieto trae origine dalla necessità di ridurre la possibilità che i razzi ed i petardi con maggiore potenzialità offensiva possano essere destinati all'illecita commercializzazione, prevedendo, per gli stessi, una ''tracciabilità" realizzata mediante l'espressa dichiarazione da parte del pirotecnico della quantità di razzi e petardi che intende impiegare in uno spettacolo autorizzato ai sensi dell'art. 57 Tulps.
Al riguardo si rammenta che l'indicazione delle medesime quantità dovrà essere riportata nel nulla osta all'acquisto rilasciato dal Questore e nella licenza di trasporto emessa dal Prefetto.
In sintesi, oltre alle limitazioni per i citati razzi e petardi, la predetta norma comporta che qualsiasi prodotto marcato "CE" delle categorie F4, P2 o T2, destinato a persone con conoscenze specialistiche - qualora rientrante nella IV categoria secondo la già richiamata "Tabella di equiparazione " - non può essere detenuto e venduto negli esercizi di minuta vendita.
Si confronti, in proposito, il seguente prospetto esemplificativo:
Categoria europea
|
Destinazione d'uso
|
Categoria equiparata
ex art. 82 Reg. TULPS |
Possibilità di detenzione nelle minute vendite
|
F4
|
RISERVATO A PERSONE CON CONOSCENZE SPECIALISTICHE
|
IV
|
NO
|
P2
|
RISERVATO A PERSONE CON CONOSCENZE SPECIALISTICHE
|
qualora IV
|
NO
|
T2
|
RISERVATO A PERSONE CON CONOSCENZE SPECIALISTICHE
|
qualora IV
|
NO
|
T2
|
RISERVATO A PERSONE CON CONOSCENZE SPECIALISTICHE
|
qualora VC
|
SI
|
T2
|
RISERVATO A PERSONE CON CONOSCENZE SPECIALISTICHE
|
qualora VD
|
SI
|
3.C) CONTROLLO DEGLI ESERCIZI DI VENDITA AL DETTAGLIO NON MUNITI DI LICENZA DI P.S. E PRESSO AREE PUBBLICHE (AMBULANTI)
2. articoli pirotecnici della categoria P1 della sola tipologia di prodotti da gioco;
3. articoli pirotecnici della categoria F2, ad eccezione dei prodotti di seguito elencati:
3.1) artifici ad effetto scoppio con massa attiva (NEC) superiore a mg 150:
- petardi
- petardi flash
- doppio petardo
- petardo saltellante
- loro batterie e combinazioni;
3.2) artifici del tipo:
- sbruffo
- mini razzetto
- razzo
- candela romana
- tubi di lancio (tubi monogetto)
- loro batterie e combinazioni;
4. articoli pirotecnici appartenenti alla categoria T1, della tipologia e nei limiti di massa attiva (NEC) di seguito indicati, a condizione che gli stessi non siano dotati di un sistema di accensione elettrica:
4.1) fiamma bengala: con NEC non superiore a g 250;
4.2) bengala a torcia: con NEC non superiore a g 250;
4.3) bengala a bastoncino;
4.4) carretilla: con carica ad effetto scoppio e/o fischiante e/o crepitante < mg 150;
4.5) combinazione: batterie o assortimenti contenenti solo fontane con NEC non superiore a g 600;
4.6) sostanza pirotecnica desensibilizzata: se presente carica ad effetto scoppio e/o fischiante e/o crepitante< mg 150; se presente carica solo effetto visivo NEC fino a g 250;
4.7) fontane: con NEC non superiore a g 250;
4.8) dispositivi lancia coriandoli;
4.9) dispositivo fumogeno: con NEC non superiore a g 250.
Per definizione, infatti, non possono disporre di locali di deposito dove poter stipare altro materiale.
3.D) CONTROLLO SULLA COMPRAVENDITA PER CORRISPONDENZA (ON-LINE)
- articoli pirotecnici di categoria F4;
- articoli pirotecnici di categoria P2;
- articoli pirotecnici di categoria T2;
- prodotti pirotecnici del tipo "petardo" con NEC netto superiore a: 6 grammi di polvere nera, o 1 grammo di miscela a base di nitrato e metallo o 0,5 grammi di miscela a base di perclorato e metallo;
- articoli pirotecnici del tipo "razzo" con NEC netto superiore a: 75 grammi con una carica lampo e di apertura, o oltre I O grammi di polvere nera, o oltre 4 grammi di miscela a base di nitrato e metallo, o oltre 2 grammi di miscela a base di perclorato e metallo.
3.E) MATERIALI OGGETTO DI SEQUESTRO - CAUTELE E PROVVEDIMENTI DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA
- titolari di locali autorizzati al deposito di manufatti esplodenti della IV e V categoria e a condizione che vengano rispettati i limiti qualitativi e quantitativi previsti ed indicati nelle relative licenze rilasciate ai sensi dell'art. 47 Tulps;
- depositi militari preventivamente individuati, nei modi e nelle forme suggerite nel paragrafo
2. (Pianificazione delle Attività) della presente;
- altri locali dichiarati idonei e rispondenti alle norme di settore.
3.F) MODALITÀ E TERMINI RACCOLTA DATI - FUNZIONARIO RESPONSABILE E SUPPORTO OPERATIVO
Il funzionario responsabile del "Servizio R.I.SE.C." dovrà:
- assicurare - come il servizio R.l.SE.C. richiede - non solo una completa e tempestiva trasmissione dei dati, ma anche la perdurante reperibilità fino alla conclusione del servizio in questione, per evitare eventuali deficit di comunicazione.
Al riguardo, si precisa che la mattina del 1° gennaio 2024 il nucleo costituito presso l'Ufficio IV - Polizia amministrativa e di sicurezza per il servizio R.I.SE.C. sarà operativo dalle ore 5.00;
- assicurare che l'inserimento dei dati completi nel sistema R.I.SE.C. sia ultimato e trasmesso non oltre le ore 07.00 del 1° gennaio 2024, per consentire la predisposizione di un'organica trattazione per il Capo della Polizia - Direttore Generale della pubblica sicurezza - contenente i dati su base nazionale.
3.G) SEGNALAZIONE ATTIVITÀ INVESTIGATIVE DI RILIEVO