UNI 10898-3:2007 Sistemi protettivi antincendio intonaco spruzzato / Modalità di controllo dell’applicazione
ID 20146 | 17.08.2023 / Documento completo allegato
Documento sui sistemi protettivi antincendio (sistemi isolanti spruzzati), con note tecniche/normative ed estratto norma UNI 10898-3 relativa alle modalità di controllo dell’applicazione. Allegato FT malta antincendio Laterlite/Istituto Giordano (elemento non portante verticale) denominato "Parete intonacata con intonaco tagliafuoco".
Normative Europee per rivestimenti protettivi / Resistenza al fuoco
La pubblicazione del DM 16 Febbraio 2007 - Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione ha introdotto precise indicazioni in merito alle modalità di verifica e di determinazione delle prestazioni di resistenza al fuoco degli elementi strutturali, presenti in edifici sede di attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco.
In merito agli intonaci isolanti dedicati all’incremento delle prestazioni di resistenza al fuoco di elementi strutturali, impone la qualificazione esclusivamente attraverso le norme europee serie EN 13381 elencate nella tabella A.3.2 dell’allegato A al DM 16 Febbraio 2007.
Queste norme prevedono procedure standardizzate eseguite su definite tipologie di strutture trattate con diversi spessori di intonaco isolante.
L’analisi numerica dei dati di temperatura al variare del tempo di esposizione al fuoco consente di tradurre i dati in un rapporto di valutazione (Assessment).
Tale documento a disposizione del progettista contiene un abaco prestazionale che in funzione della tipologia di struttura e di quella del protettivo indicherà gli spessori necessari da applicare.
Come risultato delle stesse prove sono disponibili i parametri termo fisici dei prodotti per l’esecuzione delle valutazioni analitiche, a sostituzione dei valori tabulati nelle normative tecniche abrogate. Gli abachi prestazionali, calcolati secondo le norme EN 13381, sono gli unici che il DM 16 Febbraio 2007 consente di utilizzare per la determinazione dei parametri termo-fisici dei sistemi protettivi.
Decreto 3 agosto 2015 e s.m.i. - Capitolo S.2 - Implementazione di soluzioni alternative di resistenza al fuoco. Chiarimenti e indirizzi applicativi.
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In riscontro a taluni quesiti pervenuti per la corretta implementazione di soluzioni progettuali alternative e per la valutazione delle prestazioni di resistenza al fuoco delle strutture con le metodologie previste al Capitolo S.2 dal decreto 3 agosto 2015 così come modificato dal decreto 18 ottobre 2019, si forniscono, di seguito, alcuni chiarimenti e indirizzi applicativi per i casi maggiormente significativi.
A. Utilizzo di curve naturali per la verifica di elementi strutturali non protetti. In questo caso devono essere sempre considerate le sollecitazioni indirette che si generano per deformazioni o espansioni, imposte o impedite, durante l’esposizione alle curve naturali d’incendio, così come indicato al punto S.2.8.1, salvo i casi in cui è riconoscibile a priori che esse siano trascurabili o favorevoli; le sollecitazioni indirette vengono normalmente portate in conto nelle modellazioni termo-strutturali dell’intera struttura o di sottostrutture significative, mentre ciò non avviene nei modelli analitici su singoli elementi che, per tale motivo, non sono applicabili (vedasi punto S.2.8.1) con incendi naturali, ad eccezione dei casi in cui è riconoscibile a priori che esse siano trascurabili o favorevoli.
B. Utilizzo di curve naturali per la verifica di elementi strutturali con protettivi (ad es. vernici intumescenti, intonaci protettivi, lastre, ecc.).
Sono in corso diverse attività di ricerca, sia nell’industria e sia nel mondo accademico, finalizzate a verificare se e come si potrà procedere alle verifiche di elementi protetti esposti ad incendi naturali; ad oggi, oltre a tenere conto delle considerazioni riportate nel punto precedente, ciò non è possibile per i seguenti motivi:
- essendo i protettivi certificati sperimentalmente con curve nominali, i cui esiti sono sintetizzati nei relativi rapporti di valutazione, non è possibile certificare in alcun modo le proprietà, di aderenza e di comportamento di un protettivo a temperature ed a gradienti differenti da quelli di una curva nominale, che, contrariamente a quelle naturali, è strettamente crescente;
- inoltre, non è noto il comportamento (aderenza e variazione delle proprietà fisiche e chimiche con la temperatura) dei protettivi in fase di raffreddamento (fattore necessario ed ineludibile quando la verifica della resistenza al fuoco viene effettuata con esposizione alla curva naturale di incendio).
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Metodi per il dimensionamento dello spessore di intonaco protettivo antincendio
IL professionista antincendio ha a disposizione tre strade per determinare lo spessore di intonaco protettivo di cui al DM 16 Febbraio 2007:
A. Metodo tabellare (Allegato D del DM 16 Febbraio 2007)
B. Metodo sperimentale (Allegato B del DM 16 Febbraio 2007)
C. Metodo analitico (Allegato C del DM 16 Febbraio 2007)
Metodo sperimentale (certificati di laboratorio dell’intonaco) / Metodo C / Esempio
Come visto precedentemente i certificati di laboratorio faranno riferimento a EN 13501-2 e alle norme della serie EN 13381-X (dipendente dall’elemento da proteggere), ad esempio i valori riportati nel certificato di prova per elementi in calcestruzzo (UNI EN 13381-3) possono essere del tipo:
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Esempio
Parete in muratura 80 mm (percentuale di foratura 61%) con 10 mm di intonaco normale (criteri EI):
L'elemento non portante verticale denominato "Parete in muratura con intonaco antincendio (15 mm) PM01" è classificato in conformità alle seguenti combinazioni di requisiti prestazionali e classi. Non sono consentite altre classificazioni (non sono consentite altre classificazioni):
L'elemento non portante verticale denominato "Parete in muratura con intonaco antincendio (30 mm)" PM02 è classificato in conformità alle seguenti combinazioni di requisiti prestazionali e classi (non sono consentite altre classificazioni):
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Vedi Documento
UNI 10898-1:2023 Sistemi protettivi antincendio vernici intumescenti
Vedi
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Le figure coinvolte relativamente alla Prevenzione incendi per l’applicazione dell’intonaco protettivo:
Produttore
- Rapporto di prova / Classificazione UNI EN 13381 (da consegnare al Direttore dei lavori, ecc)
- Scheda prodotto (da consegnare Installatore)
Installatore
- mod DICH.RIV.PROT - 2004 (non più previsto)
Direttore dei lavori / ecc
- mod DICH.PROD. - 2018
Progettista antincendio
- Relazione di calcolo
- mod CERT.REI. - 2023
- mod DICH.PROD. - 2018
- mod DICH.RIV.PROT - 2004 (non più previsto)
- Rapporto di prova / Classificazione UNI EN 13381
La norma stabilisce le modalità di controllo dell’applicazione dei sistemi protettivi antincendio a base di intonaco spruzzato atte a verificarne la conformità alle specifiche di progetto, redatte in funzione dell’elemento da proteggere e del grado di resistenza al fuoco richiesto.
Le prestazioni di un sistema protettivo antincendio a base di intonaco spruzzato, atto a migliorare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi, dipendono dalle caratteristiche dei prodotti, dall’elemento costruttivo, dalle modalità e condizioni di applicazione, nonché dalle proprietà del sistema isolante spruzzato
1 Scopo e campo di applicazione
La presente norma stabilisce le modalità di controllo dell’applicazione di sistemi isolanti spruzzati, atte a verificarne la conformità alle specifiche di progetto.
Il metodo si applica a qualunque sistema isolante spruzzato posato in opera su qualsiasi elemento costruttivo (intonaco spruzzato in aderenza alla superficie dell’elemento costruttivo da trattare o spruzzato su rete di sostegno appositamente fissata sull’elemento costruttivo da proteggere) purché in presenza di una specifica di progetto del sistema protettivo in esame, redatta in funzione degli elementi costruttivi da proteggere e del grado di resistenza al fuoco richiesto.
2 Riferimenti normativi
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati, vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI EN 1015-6 Metodi di prova per malte per opere murarie - Parte 6: Determinazione della massa volumica apparente della malta fresca
UNI EN 1015-10 Metodi di prova per malte per opere murarie - Parte 10: Determinazione della massa volumica apparente della malta indurita essiccata
ASTM E605-93(2006) Standard test methods for thickness and density of sprayed fire-resistive material (SFRM) applied to structural members
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4 Procedura di controllo
4.1 Generalità
Il controllo di conformità alle specifiche di progetto si attua, prima, durante e dopo la posa in opera del sistema isolante spruzzato, con le seguenti verifiche.
4.2 Verifiche sugli elementi costruttivi: controllo della corrispondenza fra la tipologia dell’elemento costruttivo in esame e la famiglia dell’elemento costruttivo indicato nella specifica di progetto, con particolare riguardo alla forma, alla geometria e alla natura del materiale da costruzione che caratterizzano l’elemento da proteggere.
4.3 Verifiche sui supporti: controllo della corrispondenza fra le caratteristiche fisiche del supporto da proteggere e quelle riportate nella specifica di progetto; tale corrispondenza si può desumere, oltre che dalla dichiarazione del posatore, che deve riportare indicazioni precise supportate da opportune evidenze, anche da specifici controlli eseguiti sulla superficie della struttura da proteggere, come per esempio verifica sulla natura e sullo stato fisico del supporto da trattare, verifica sulla natura e sulle caratteristiche fisiche di eventuali trattamenti preliminari da applicare.
4.4 Verifiche sui prodotti prima della posa in opera: controllo della corrispondenza fra parametri identificativi del prodotto (intonaco o rivestimento spruzzato) e quelli indicati nella specifica di progetto; tale corrispondenza si può desumere, oltre che dalla dichiarazione del posatore, che deve riportare l’identificazione dei prodotti supportata da opportune evidenze, da specifici controlli della denominazione commerciale, del numero di lotto di produzione e della data di scadenza (validità) dei prodotti da installare e dalla corrispondenza delle caratteristiche fisiche del prodotto (colore, massa volumica e conducibilità termica).
4.5 Verifiche delle condizioni e modalità di applicazione: controllo della corrispondenza fra le condizioni ambientali e le modalità di applicazione dei prodotti, riscontrate durante la posa in opera del sistema isolante spruzzato in esame e quelle contenute nella specifica di progetto.
Si richiedono le seguenti verifiche: verifiche sulle condizioni e sulle modalità di posa degli eventuali accessori di montaggio (reti di sostegno, chiodi, viti, tasselli, ecc.); opportuni controlli delle condizioni atmosferiche durante l’applicazione dei prodotti costituenti il sistema isolante spruzzato, con particolare riferimento alla temperatura.
4.6 Verifiche delle proprietà del sistema isolante spruzzato: controllo della corrispondenza fra le proprietà del sistema isolante spruzzato (spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione) posato in opera e i corrispondenti valori nominali indicati nella specifica di progetto, secondo le procedure descritte nell’appendice A.
4.7 Verifiche degli accessori di montaggio e dei trattamenti di finitura: controllo della corrispondenza fra tipologia, natura e dimensioni minime degli accessori di montaggio impiegati e degli eventuali trattamenti di finitura superficiale applicati e quelli indicati nella specifica di progetto, secondo la procedura descritta nell’appendice A.
5 Criteri di accettabilità
La posa in opera del sistema isolante spruzzato è ritenuta conforme alle specifiche di progetto se risultano positive le verifiche previste al punto 4 e documentate come indicato nel punto 7.
6 Ripristino delle zone danneggiate da controlli distruttivi
Le zone eventualmente danneggiate da controlli distruttivi di qualsiasi tipo devono essere necessariamente riparate, ripristinando gli spessori preesistenti e dandone atto nella relazione di controllo.
7 Relazione di controllo
La relazione di controllo deve indicare la data, il luogo delle verifiche effettuate e il nome del responsabile dei controlli eseguiti.
Con riferimento ai dati indicati nella specifica di progetto, devono essere riportati:
- l’elemento costruttivo in oggetto e la classe di resistenza al fuoco richiesta;
- il numero di metri quadrati di superficie da proteggere, per ciascun elemento costruttivo in esame;
- i parametri identificativi del prodotto costituente il sistema isolante spruzzato indicato, inclusi gli eventuali accessori di montaggio (rete di sostegno, chiodi, tasselli, rinforzi, ecc.) e l’eventuale trattamento di finitura, se previsti;
- i parametri fisici (massa volumica, spessore e grado di adesione/coesione) del sistema isolante spruzzato indicato.
Con riferimento ai controlli eseguiti, in conformità alle indicazioni della presente norma, deve essere riportato quanto segue:
- il numero di elementi controllati;
- iI numero di metri quadrati di superficie trattata;
- i parametri identificativi dell’intonaco spruzzato costituente il sistema isolante spruzzato posato in opera, inclusi gli eventuali accessori di montaggio (rete di sostegno, chiodi, tasselli, rinforzi, ecc.) e l’eventuale trattamento di finitura applicati;
- i valori medi di spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione riscontrati, per singolo elemento controllato;
- l’evidenza delle verifiche effettuate sugli accessori di montaggio controllati;
- l’indicazione delle zone di misurazione in cui i valori delle proprietà del sistema isolante spruzzato (spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione) siano risultati non conformi alle condizioni di accettabilità espresse al punto A.3.3;
- l’indicazione delle zone di misurazione in cui i controlli sugli accessori di montaggio siano risultati non conformi ai criteri di accettabilità espressi al punto A.4.2. In riferimento alla presente norma, devono inoltre essere indicati:
- i metodi di misurazione utilizzati e la loro corrispondenza (per strumentazione, metodologia di taratura, ecc.) con quelli previsti dalla presente norma;
- le eventuali anomalie riscontrate nell’applicazione della presente norma o nella attuazione delle verifiche previste;
- la corrispondenza fra i dati rilevati e quelli indicati nella specifica di progetto, secondo i criteri di accettabilità definiti ai punti A.3.3 e A.4.2.
[...]
APPENDICE A
Verifiche di spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione del sistema isolante spruzzato posato in opera, degli accessori di montaggio impiegati e degli eventuali trattamenti di finitura superficiale applicati
A.1 Generalità
Lo spessore, la massa volumica ed il grado di adesione/coesione del sistema isolante spruzzato posato in opera, la natura e le dimensioni degli accessori di montaggio impiegati e gli eventuali trattamenti di finitura da applicare, sono fattori rilevanti per assicurare le prestazioni al fuoco dell’elemento costruttivo protetto. Pertanto, è necessario disporre di criteri di misurazione delle proprietà del sistema e di modalità di controllo dei vari componenti che costituiscono il sistema isolante spruzzato in esame.
A.2 Zone di misurazione
A.2.1 Generalità
Alcune verifiche di cui al punto A.1 presuppongono necessariamente un certo numero di interventi distruttivi del sistema isolante spruzzato posato in opera. Per limitare il numero e l’estensione delle zone danneggiate, ogni superficie di osservazione deve essere opportunamente individuata, considerando l’esigenza di poter includere, all’interno della medesima zona di misurazione prescelta, tutti i controlli previsti su quel determinato elemento strutturale in esame.
A.2.2 Numero di elementi da controllare
Il numero degli elementi da controllare, scelti casualmente, per ciascun elemento costruttivo e per ciascun spessore del sistema isolante spruzzato indicato nella specifica di progetto, deve essere calcolato secondo la formula seguente:
dove:
n è il numero degli elementi da controllare (se n < 1, controllare almeno un elemento);
S sono i metri quadrati di superficie trattata (per ciascun elemento costruttivo considerato nella specifica di progetto).
A.2.3 Numero delle zone di misurazione
Per ciascun elemento da controllare, individuare una zona di misurazione per effettuare il controllo dei parametri fisici (spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione) del sistema isolante spruzzato, secondo quanto indicato al punto A.3.
Nell’ambito della stessa zona di misurazione, se richiesti, perché previsti nella specifica di progetto, possono essere effettuati anche gli eventuali controlli relativi agli accessori di montaggio e ai trattamenti di finitura applicati, secondo quanto rispettivamente indicato al punto A.4.
A.3 Misurazione dei parametri fisici (spessore, massa volumica e grado di adesione/coesione) del sistema isolante spruzzato
A.3.1 Generalità
Definito il numero degli elementi da controllare e scelti gli elementi costruttivi da esaminare, individuare una zona di misurazione su ciascun elemento costruttivo in esame.
Gli elementi da controllare devono essere scelti casualmente fra tutti gli elementi costruttivi protetti con il sistema isolante spruzzato in esame, comprendendo elementi strutturali protetti con il minimo e con il massimo spessore applicato.
Le rilevazioni devono essere distribuite sull’intero elemento da controllare, oppure su una frazione significativa di esso pari a 5 m lineari per gli elementi astiformi, o a 5 m2 per gli elementi piani.
I punti di misurazione devono essere scelti, in base alla famiglia di elementi costruttivi in esame, nelle posizioni indicate nel prospetto A.1, possibilmente alternando simmetricamente i punti di rilevazione, distribuendoli uniformemente su ogni metro lineare degli elementi astiformi, o su ogni metro quadrato degli elementi piani, escludendo le posizioni localizzate a meno di 50 mm da uno spigolo.
Nel caso di elementi costruttivi aventi forma diversa da quelli rappresentati nel prospetto A.1 scomporre la superficie dell’elemento in esame in aree significative caratterizzate da geometrie riconducibili ad una delle cinque famiglie di elementi costruttivi specificata.
prospetto A.1 Punti di misurazione per il controllo
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Relazione di controllo
La relazione di controllo deve indicare la data, il luogo delle verifiche effettuate e il nome del responsabile dei controlli eseguiti.
Con riferimento ai dati indicati nella specifica di progetto, devono essere riportati:
- l’elemento costruttivo in oggetto e la classe di resistenza al fuoco richiesta;
- il numero di metri quadrati di superficie da proteggere, per ciascun elemento costruttivo in esame;
- i parametri identificativi del prodotto costituente il sistema isolante spruzzato indicato, inclusi gli eventuali accessori di montaggio (rete di sostegno, chiodi, tasselli, rinforzi, ecc.) e l’eventuale trattamento di finitura, se previsti;
- i parametri fisici (massa volumica, spessore e grado di adesione/coesione) del sistema isolante spruzzato indicato.
[...]
Immagini applicazione intonaci protettivi antincendio
Spessimetro misurazione intonaco protettivo
ASTM E605
Standard Test Methods for Thicknessa nd Density of SFRM Applied to Structural Members
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