Modello relazione utilizzo-vita residua (anche a supporto indagine supplementare) apparecchio di sollevamento / ISO 4301-1
ID 17786 | 08.10.2022 / Documento completo in allegato formato doc/pdf
Modello esempio di relazione utilizzo-vita residua (anche Indagine supplementare D.M. 11 aprile 2011 / vedi a seguire) apparecchio di sollevamento (gru a ponte bitrave) in accordo con UNI ISO 4301-1:1988, completa di:
1, Relazione di utilizzo e vita residua apparecchio di sollevamento (in accordo UNI ISO 4301-1:1988)
2. Appendice normativa D. Lgs. 09.04.2008 n.81 / D.M. 11 aprile 2011 / UNI ISO 4301-1 / UNI ISO 12482 / UNI ISO 9927-1:2016
La relazione deve essere redatta da "ingegnere esperto" ai sensi della ISO 9927-1.
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ALLEGATO II MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE
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2. Definizioni
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c) Indagine supplementare:
Attività finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, prodottisi nell’utilizzo dell’attrezzatura di lavoro messe in esercizio da oltre 20 anni. nonché a stabilire la vita residua in cui la macchina potrà ancora operare in condizioni di sicurezza con le eventuali relative nuove portate nominali.
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3. Verifiche delle attrezzature di lavoro appartenenti ai gruppi SC e SP
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3.2.3. Nel corso delle verifiche periodiche, sulle gru mobili. sulle gru trasferibili e sui ponti sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato. sono esibite dal datore di lavoro le risultanze delle indagini supplementari di cui al punto 2, lettera c), effettuate secondo le norme tecniche.
Excursus
Indice
1. Modello Relazione utilizzo/vita residua apparecchio sollevamento
2. Dichiarazione dell’utilizzatore
3. Documentazione / Foto
4. Appendice normativa
Riferimenti normativi
D. Lgs. 09.04.2008 n.81 e s.m.i., Art.71 comma 11;
D.M. 11.04.2011 e s.m.i. (con riferimento diretto ad art. 3.2.3 e punto 2 lettera c);
UNI ISO 4301-1:1988 - Apparecchi di sollevamento. Classificazione. Generalita;
ISO 4301-1:2016 - Cranes - Classification - Part 1: General;
UNI ISO 4301-2:2011 - Apparecchi di sollevamento - Classificazione - Parte 2: Gru mobili;
UNI ISO 9927-1:2016 - Apparecchi di sollevamento - Ispezioni - Parte 1: Generalità
UNI ISO 4306-1:2010 - Apparecchi di sollevamento - Vocabolario – Generalita
UNI ISO 9927-1:2016 - Apparecchi di sollevamento - Ispezioni - Parte 1: Generalità
UNI EN ISO 9712:2022 - Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive
UNI ISO 12482:2020 - Apparecchi di sollevamento - Monitoraggio del periodo di utilizzazione di progettazione dell'apparecchio di sollevamento
Premessa
La presente relazione di analisi ha l'obiettivo di calcolare, sulla base delle condizioni di servizio, del carico con cui e stato utilizzato l'apparecchio di sollevamento e dei cicli di lavoro svolti (registrazioni strumentali / cartacee / ricostruzioni) i cicli di vita residui (a fatica) rimanenti dell’apparecchio rispetto ai numero massimo cicli di vita operativi.
Fig. 1 - Cicli di vita residua apparecchio sollevamento / Step
(Si assume, per l’apparecchio in esame, lo stesso spettro di carico per le strutture ed i meccanismi (si veda a seguire)
A1. Strutture dell’intero apparecchio
A2. Classe di funzionamento A
Individuata la classe di funzionamento A da documenti / (classificazione dell’apparecchio nel suo compresso - accordo contrattuale/tecnico utilizzatore/costruttore - non progettuale)
Fig. 2 - Numero residuo di cicli operativi Strutture / Step
...
A3. Regime di carico Q
Il regime di carico Q può essere desunto dal numero dei cicli di lavoro compiuti dalle strutture dall’apparecchio attraverso il calcolo dello fattore di spettro di carico Kp.
Kp fattore di spettro di carico
Ci rappresenta il numero medio di cicli di carico che si hanno a ciascun livello di carico
CT è il numero totale dei cicli di carico singoli
Pi rappresenta il numero di grandezze individuali di carico (livelli di carico) caratteristiche del servizio dell’apparecchio
Pmax è il carico consentito più pesante che deve essere sollevato dall’apparecchio
m = 3
(*) Fornito dall’utilizzatore
Percentuale di carico sopportata dall'apparecchio rispetto al Carico nominale massimo apparecchio (%Pmax)
C1 = 15 x 150 x 16 = 36.000
C2 = 15 x 150 x 16 = 36.000
C2 = 10 x 150 x 16 = 24.000
CT = C1 + C2 + C3 = 96.000
m = 3
A4. Cicli di utilizzo presunto equivalente
I Cicli di utilizzo presunto equivalente C possono calcolati in base alla seguente formula (elaborata da UNI ISO 12482 Appendice A):
dove:
C = Cicli di utilizzo presunto equivalente
Kp = Fattore di spettro del carico
CT = Cicli di carico singoli
f = Fattore di sicurezza per ii conteggio del servizio (3)
(3) L'adozione di un coefficiente amplificativo dei cicli di carico pari a f =1,2 deriva dall'incertezza nel risalire all'effettivo utilizzo della macchina nel suo passato (UNI ISO 12482)
Con f = 1,2
A5. Condizione di impiego U
La condizione di impiego U (a Kp =1) può essere estrapolata dal Prospetto III (UNI ISO 4301-1)
Prospetto III Classe dell’apparecchio nel suo insieme (UNI ISO 4301-1)
Quindi:
Classe di funzionamento: A6
Fattore dello spettro di carico Kp = 1
Regime di carico: Q4
Condizione di impiego U = U4
Individuato U=U4 è possibile stabilire il numero massimo di operativi cicli dal Prospetto I (UNI ISO 4301-1)
Prospetto I (UNI ISO 4301-1)
A6. Cicli di vita residua strutture
Cr = Cicli di vita residui
Cmax = Numero massimo di cicli operativi
C = Numero di cicli di utilizzo presunto equivalente
B1 Meccanismi
B2. Classe del meccanismi nel loro insieme M
Individuata la classe dei meccanismi M da documenti / (classificazione dell’apparecchio nel suo compresso - accordo contrattuale/tecnico utilizzatore/costruttore - non progettuale)
...
2. Dichiarazione dell’utilizzatore
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3. Documentazione / Foto
...
4. Appendice normativa
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