Convenzione sulle acque di Helsinki 1992 / (Water Convention 1992)
ID 17412 | 22.08.2022 / Testo in allegato
Approvazione UE
Decisione 95/308/CE relativa alla conclusione, a nome della Comunità, della convenzione sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali (GU n. L 186 del 05/08/1995)
Ratifica IT
Legge 12 marzo 1996 n. 171 Ratifica ed esecuzione della convenzione sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, con allegati, fatta ad Helsinki il 17 marzo 1992. (GU n.76 del 30.03.1996 - SO n. 57)
La Convenzione sulle acque (Convenzione sulla protezione e l'uso dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali / Convention on the Protection and Use of Transboundary Watercourses and International Lakes) è stata adottata a Helsinki nel 1992 ed è entrata in vigore nel 1996.
La Convenzione è uno strumento giuridicamente vincolante unico che promuove la gestione sostenibile delle risorse idriche condivise, l'attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la prevenzione dei conflitti e promozione della pace e dell'integrazione regionale.
La Convenzione sulle acque richiede alle parti di prevenire, controllare e ridurre l'impatto transfrontaliero, utilizzare le acque transfrontaliere in modo ragionevole ed equo e garantirne una gestione sostenibile. Le parti che si affacciano sulle stesse acque transfrontaliere devono cooperare stipulando accordi specifici e istituendo organismi comuni.
In quanto accordo quadro, la Convenzione non sostituisce gli accordi bilaterali e multilaterali per specifici bacini o falde acquifere; ne favorisce invece l'istituzione e l'attuazione, nonché l'ulteriore sviluppo.
La Convenzione è stata originariamente negoziata come quadro regionale per la regione paneuropea. A seguito di una procedura di modifica, da marzo 2016 tutti gli Stati membri dell'ONU possono aderirvi. Il Ciad e il Senegal sono diventati le prime parti africane nel 2018.
Successivamente, il Ghana ha aderito nel 2020 ed è stato seguito da Guinea-Bissau e Togo nel 2021. L'adesione di questi paesi offre nuove prospettive per una maggiore cooperazione transfrontaliera nell'Africa subsahariana, prevenzione dei conflitti e stabilità regionale.
La Convenzione sull'acqua è un potente strumento per promuovere e rendere operativo il raggiungimento dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei suoi SDG.
Sostiene direttamente l'attuazione dell'obiettivo 6.5, che richiede a tutti i paesi di attuare una gestione integrata delle risorse idriche, anche attraverso la cooperazione transfrontaliera, a seconda dei casi.
La Convenzione e il suo programma di lavoro sono rilevanti anche per altri SDG, come tutti gli altri obiettivi dell'obiettivo, ma anche: obiettivi 2, 7, 13, 15, 16, 17 e obiettivo 11.5.
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