Salari e occupazione in Italia: confronto con i dati Europei
ID 14867 | 02.11.2021
La Fondazione Di Vittorio anche nel corso del 2021 ha svolto diversi studi sulla condizione occupazionale e salariale nel nostro Paese, confrontandoli sempre con gli andamenti medi dell’Europa, e delle principali nazioni comparabili con la nostra. L’ultimo in ordine di tempo riguarda la massa salariale in Italia, prendendo a riferimento il 2019 (l’anno appena prima della pandemia), il 2020 (l’anno più acuto della pandemia).
Massa salariale e occupati dipendenti interni Variazione % 2020/2019
La massa salariale nel 2020 cala, ma il crollo è veramente vertiginoso così come ovviamente cala il salario medio annuale.
Salario annuale medio per dipendente full-time equivalente (anno 2020 e variazione % sul 2019)
Il calo è generale e in tutta Europa, ma non così intenso. Nell’eurozona la massa salariale cala del -2,4% mentre in Italia del -7,2%. Le misure di sostegno italiane hanno attutito in parte questa dinamica, in particolare per un ruolo molto positivo dei sostegni decisi a partire dagli ammortizzatori sociali (+17,3 miliardi di euro erogati rispetto al 2019) e per la funzione positiva del blocco dei licenziamenti con il collegato uso così ampio della Cassa Integrazione (occupazione Eurozona -1,3%; Italia -1,7%).
Ma la dinamica, sia pur corretta da questa importante integrazione salariale dovuta agli ammortizzatori sociali che porta il calo della massa salariale italiana dal -7,2% al - 3,9% cambia poco nel confronto con gli altri paesi, poiché tutte le realtà, sia pure in modo diverso, hanno utilizzato strumenti di tutela. Per meglio comprendere, la Germania senza conteggiare le manovre di sostegno che pure sono state fatte, cala solo del - 0,7% e la Spagna ha comunque impegnato in tutele nel 2020 circa 15 miliardi, una cifra molto simile alla nostra.
Sempre nel 2019 il salario medio italiano era inferiore di circa 9 mila euro rispetto a quello francese e di oltre 12 mila euro in meno in comparazione a quello tedesco (nel 2020 torna sotto i 30 mila euro lordi ritornando vicino al livello degli anni 2000).
[...] segue in allegato
Fonte:
Fondazione Giuseppe di Vittorio
CGIL
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