Secondo rapporto pesca - INAIL
Quest'opuscolo si può considerare come il seguito di Primo rapporto pesca, edito 6 anni fa in collaborazione con ISPESL e IPSEMA, attualmente confluiti in INAIL.
Hanno collaborato alla stesura del nuovo volume anche il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (MIT) e, tra gli altri, l'ASUR Ancona 7.
Il primo capitolo tratta gli aspetti puramente economici del settore della pesca nel nostro Paese (produzione e consumo di pesce, n. di imbarcazioni).
Segue una disamina della normativa inerente al settore marittimo (pesca e non solo) e alla regolazione dei rapporti di lavoro tipici dell'ambito.
Il terzo capitolo analizza i dati degli infortuni occorsi ai lavoratori del comparto pesca e le tipologie di accadimento e le conseguenze, soffermandosi in particolare su quelli gravi. Segue (cap. 4) l'analisi dei sinistri accaduti tra il 2006 e il 2007 nel settore, poi una panoramica (cap. 5) sulle principali malattie professionali.
L'ultima parte del volume è dedicata all'illustrazione di una Buona Pratica, realmente applicata.
Il caso-studio è del 2004 e si riferisce a tecnologie adottate a bordo di alcuni pescherecci, operanti nelle Marche, per la riduzione dei seguenti fattori di rischio:
1) assunzione di posture fisse e scomode;
2) movimentazione ripetuta di carichi (ceste e casse), con sforzo degli arti superiori;
3) cadute e scivolamenti sul ponte. Si accenna anche a due fattori di rischio abbastanza comuni sulle imbarcazioni da pesca: rumore e vibrazioni trasmesse al corpo intero.