Compost: Quadro normativo / Giugno 2023
ID 11922 | Rev. 1.0 del 06.06.2023 / Documento completo allegato
Documento sul "Compost, in riferimento alla normativa ambientale di cui al D.lgs 152/2006 e quella relativa ai fertilizzanti di cui al D.lgs 75/2010.
Il Decreto 2 febbraio 2022 (in G.U. 31/05/2022, n. 126) di modifica del Decreto legislativo 75/2010 (Fertilizzanti), inserisce all'Allegato 2 (Ammendanti) la riga 18 Ammendante compostato da scarti della filiera agroalimentare.
Il Compost, o Ammendante Compostato, è un fertilizzante organico ottenuto dal trattamento dei Rifiuti Organici raccolti separatamente.
Il processo di Compostaggio, che avviene in condizioni aerobiche controllate, decompone tramite microorganismi la sostanza organica e permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione.
La parziale decomposizione del materiale organico fresco in presenza di ossigeno che ha tra i suoi obiettivi quello di ottenere dei prodotti organici stabilizzati, con un contenuto adeguato di macronutrienti (azoto, fosforo, potassio, ecc..) e con una buona biodiversità microbica (batteri, funghi, alghe, ecc.).
Diverse sono le funzioni che può svolgere l’apporto di sostanza organica del compost per gli agro-ecosistemi: contribuire all’aumento e alla stabilità della sostanza organica del suolo nel medio-lungo periodo; fungere da “serbatoio” per il lento rilascio di macro e micronutrienti (boro, manganese, ferro, ecc.) che restano in tal modo disponibili per le colture e non subiscono i processi di allontanamento per lisciviazione o per insolubilizzazione; esercitare un’attività di controllo delle forme microbiche patogene per le colture; fornire sostanze con attività fisiologiche pseudo-ormonali per le colture, in grado di svolgere un’azione di stimolo per la crescita sia verso gli apparati radicali, sia verso gli organi epigei.
La transizione verso un’economia circolare prevede l’attuazione di un modello in cui il rifiuto organico non è più solo un materiale di scarto ma diventa la materia prima che dà vita a nuovi cicli produttivi.
...
Normativa di riferimento:
- D.lgs 152/2006 s.m.i. Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)
- D.lgs 75/2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88. (GU S.O. n. 121 del 26 maggio 2010)
- Norme tecniche
Definizione di compost
Il compost è un prodotto ottenuto dal compostaggio, o da processi integrati di digestione anaerobica e compostaggio, dei rifiuti organici raccolti separatamente, di altri materiali organici non qualificati come rifiuti, di sottoprodotti e altri rifiuti a matrice organica che rispetti i requisiti e le caratteristiche stabilite dalla vigente normativa in tema di fertilizzanti e di compostaggio sul luogo di produzione.
Definizione così modificata dal Decreto Legislativo 3 settembre 2020 n. 116 (in G.U. 11/09/2020, n.226)
ee) "compost": prodotto ottenuto dal compostaggio, o da processi integrati di digestione anaerobica e compostaggio, dei rifiuti organici raccolti separatamente, di altri materiali organici non qualificati come rifiuti, di sottoprodotti e altri rifiuti a matrice organica che rispetti i requisiti e le caratteristiche stabilite dalla vigente normativa in tema di fertilizzanti e di compostaggio sul luogo di produzione;
L’operazione di compostaggio è il trattamento biologico aerobico di degradazione e stabilizzazione, finalizzato alla produzione di compost dai rifiuti organici differenziati alla fonte, da altri materiali organici non qualificati come rifiuti, da sottoprodotti e da altri rifiuti a matrice organica previsti dalla disciplina nazionale in tema di fertilizzanti nonche' dalle disposizioni della parte quarta del presente decreto relative alla disciplina delle attivita' di compostaggio sul luogo di produzione
e) "autocompostaggio": compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non domestiche, ai fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto
qq-bis) "compostaggio di comunità": compostaggio effettuato collettivamente da piu' utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell'utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti.
qq-ter) "compostaggio": trattamento biologico aerobico di degradazione e stabilizzazione, finalizzato alla produzione di compost dai rifiuti organici differenziati alla fonte, da altri materiali organici non qualificati come rifiuti, da sottoprodotti e da altri rifiuti a matrice organica previsti dalla disciplina nazionale in tema di fertilizzanti nonche' dalle disposizioni della parte quarta del presente decreto relative alla disciplina delle attivita' di compostaggio sul luogo di produzione. (definizione così modificata dal Decreto Legislativo 3 settembre 2020 n. 116 (in G.U. 11/09/2020, n.226)
Tipologie di ammendante
Il compost è un fertilizzante che deriva dal trattamento in condizioni aerobiche controllate di materia organica, replicando e ottimizzando il processo di decomposizione e trasformazione della sostanza che avviene in natura.
In Italia la normativa definisce il compost, o meglio l’ammendante compostato, come un fertilizzante da utilizzare sul terreno principalmente per conservarne e migliorarne la caratteristiche fisiche o chimiche o l’attività biologica.
In Italia la produzione e la commercializzazione del Compost è regolata dal Decreto Legislativo n. 75/2010, che definisce tre categorie di Ammendante Compostato in base alle componenti utilizzate per produrlo.
Ammendante Compostato Verde (ACV)
L’Ammendante Compostato Verde (ACV) è un prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti da:
- scarti di manutenzione del verde ornamentale (es. sfalci d’erba, ramaglie, potature),
- sanse vergini (disoleate o meno) o esauste,
- residui delle colture,
- altri rifiuti di origine vegetale.
Ammendante Compostato Misto (ACM)
L’Ammendante Compostato Misto (ACM) è un prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti da:
- frazione organica dei rifiuti urbani proveniente da raccolta differenziata (es. rifiuto alimentare di cucine e mense),
- digestato da trattamento anaerobico (con esclusione di quello proveniente dal trattamento di rifiuto indifferenziato),
- rifiuti di origine animale, compresi liquami zootecnici,
- rifiuti di attività agroindustriali,
- rifiuti provenienti da lavorazione del legno non trattato,
- rifiuti provenienti da lavorazione del tessile naturale non trattato,
- matrici previste per l’ACV
Ammendante Compostato con Fanghi (ACF)
L’Ammendante Compostato con Fanghi (ACF) è un prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di:
- reflui,
- fanghi,
- matrici previste per l’ACM.
Art. 2 Definizioni
z) «ammendanti»: i materiali da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche o chimiche o l'attività biologica, disgiuntamente o unitamente tra loro, i cui tipi e caratteristiche sono riportati nell'allegato 2;
...
Allegato 2 (previsto dall’articolo 1, comma 1, lettera b)
Ammendanti
1. Premessa
1.1 Sono ammesse, in aggiunta alla denominazione del tipo, le denominazioni commerciali entrate nell'uso.
1.2 La sostanza organica viene determinata moltiplicando il contenuto in carbonio organico (C) per 2,0.
1.3 Negli ammendanti fluidi nei quali oltre alla dichiarazione del titolo in peso/peso venga aggiunta la dichiarazione in peso/volume, questa dichiarazione dovrà essere preceduta dalle parole «equivalente a».
1.4 Per gli ammendanti, ove non diversamente previsto, i tenori massimi consentiti in metalli pesanti espressi in mg/kg e riferiti alla sostanza secca sono i seguenti:
Allegato 2 Versione consolidata con i seguenti provvedimenti:
- Decreto 10 luglio 2013 (in G.U.17/09/2013, n. 218)
- Decreto 3 marzo 2015 (in G.U. 7/5/2015, n. 104)
- Decreto 22 giugno 2015
- Decreto 28 giugno 2016
- Decreto 26 marzo 2019 (in G.U. 05/06/2019, n. 130)
- Decreto 2 febbraio 2022 (in G.U. 31/05/2022, n. 126)
Norme tecniche
UNI 11355:2010
Manufatti plastici biodegradabili in compostaggio domestico - Requisiti e metodi di prova
UNI EN ISO 20200:2016
Materie plastiche - Determinazione del grado di disintegrazione dei materiali di materia plastica in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio
Recepisce: EN ISO 20200:2015
UNI EN ISO 14855-1:2013
Determinazione della biodegradabilità aerobica finale dei materiali plastici in condizioni controllate di compostaggio - Metodo di analisi della anidride carbonica sviluppata - Parte 1: Metodo generale
Recepisce: EN ISO 14855-1:2012
UNI EN 14045:2003
Imballaggi - Valutazione della disintegrazione dei materiali di imballaggio nelle prove di utilizzo reale nelle condizioni di compostaggio specificate
Recepisce: EN 14045:2003
UNI EN ISO 16929:2020
Determinazione del grado di disintegrazione dei materiali plastici in condizioni di compostaggio definite in una prova su scala pilota
Recepisce: EN ISO 16929:2019
UNI EN 13432:2002
Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione - Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi
Recepisce: EN 13432:2000
UNI EN 14046:2003
Imballaggi - Valutazione della biodegradabilità aerobica ultima dei materiali di imballaggio nelle condizioni controllate di compostaggio - Metodo mediante analisi dell'anidride carbonica rilasciata
Recepisce: EN 14046:2003
UNI EN ISO 14855-2:2018
Determinazione della biodegradabilità aerobica finale dei materiali plastici in condizioni controllate di compostaggio - Metodo di analisi dell'anidride carbonica sviluppata - Parte 2: Misurazione gravimetrica dell'anidride carbonica sviluppata in una prova di laboratorio
Recepisce: EN ISO 14855-2:2018
[...Segue in allegato]
Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2023
©Copia autorizzata Abbonati
Fonti:
- D.lgs 152/2006 s.m.i. Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)
- D.lgs 75/2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88. (GU S.O. n. 121 del 26 maggio 2010)
- UNI
Matrice revisioni
Rev. | Data | Oggetto | Autore |
1.0 | 06.06.2023 | Decreto 2 febbraio 2022 | Certifico srl |
0.0 | 02.11.2020 | --- | Certifico srl |
Collegati
D.lgs 75/2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88