Siti contaminati di interesse nazionale (SIN) / Update 02.2024
ID 11876 | Rev. 5.0 del 13.02.2024 / Documenti allegati
I Siti di Interesse Nazionale (SIN) sono estese porzioni del territorio nazionale, di particolare pregio ambientale e intese nelle diverse matrici ambientali (compresi eventuali corpi idrici superficiali e relativi sedimenti), individuati per legge, ai fini della bonifica, in base a caratteristiche (di contaminazione e non solo) che comportano un elevato rischio sanitario ed ecologico in ragione della densità della popolazione o dell’estensione del sito stesso, nonché un rilevante impatto socio-economico e un rischio per i beni di interesse storico-culturale.
All’individuazione dei SIN, avvenuta a partire dal 1998 mediante norme di varia natura (leggi in materia ambientale, leggi di bilancio, decreti misteriali), provvede con proprio decreto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero della Transizione Ecologica, MiTE) d’intesa con le Regioni interessate, secondo i principi e i criteri direttivi definiti all’art. 252 (Siti di interesse nazionale), comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale); alla perimetrazione di dettaglio di ciascun SIN provvede lo stesso il Ministro con decreto dedicato, sentiti i Comuni, le Province, le Regioni e gli altri enti locali, assicurando la partecipazione dei responsabili nonché dei proprietari delle aree da bonificare, se diversi dai soggetti responsabili.
- Apertura di MOSAICO costituito dal Database Siti contaminati, da un'Applicazione Web per il caricamento e controllo dei dati, da Servizi OGC e da Applicazioni Web GIS per la visualizzazione dei dati con differenti livelli di accesso e funzionalità.
- Linee guida per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica
- Riferimenti normativi per i Siti di Interesse Nazionale Agg. 31 dicembre 2023
Decreto 26 gennaio 2023 n. 45
Regolamento disciplinante le categorie di interventi che non necessitano della valutazione di cui all'articolo 242-ter, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonche' i criteri e le procedure per la predetta valutazione e le modalità di controllo.(GU n.97 del 26.04.2023)
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Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152
Articolo 242-ter
3. Per gli interventi e le opere individuate al comma 1 e al comma 1-bis, nonche' per quelle di cui all'articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con proprio decreto per le aree ricomprese nei siti di interesse nazionale, e le regioni per le restanti aree, provvedono all'individuazione delle categorie di interventi che non necessitano della preventiva valutazione da parte dell'Autorita' competente ai sensi del Titolo V, Parte quarta, del presente decreto, e, qualora necessaria, definiscono i criteri e le procedure per la predetta valutazione nonche' le modalita' di controllo.
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Decreto 22 dicembre 2021 n. 269
Modulistica per la richiesta di approvazione dell’analisi di rischio
La ex Direzione Generale per il risanamento ambientale (RIA), con decreto direttoriale 22 dicembre 2021, n. 269, ha adottato il modello delle istanze per l’avvio del procedimento di approvazione del documento di Analisi di Rischio sanitaria e ambientale sito specifica e dei contenuti minimi della documentazione tecnica da allegare, relativi ad aree ricadenti all’interno dei perimetri di siti di interesse nazionale.
La modulistica individua i contenuti minimi da fornire ai fini della corretta ed esaustiva formulazione delle istanze e per garantire la procedibilità delle medesime, con conseguente economia dell’azione amministrativa e accelerazione della conclusione dei procedimenti.
Il decreto 22 dicembre 2021, n. 269, è stato adottato in attuazione dell’articolo 252, comma 9-quater, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.).
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Art. 252
1. I siti di interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantita' e pericolosita' degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonche' di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali.
I siti d’interesse nazionale sono stati individuati con norme di varia natura e di regola sono stati perimetrati mediante decreto del MATTM, d’intesa con le regioni interessate.
La procedura di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del MATTM, che può avvalersi anche di ISPRA, delle ARPA/APPA, dell’Istituto Superiore di Sanità ed altri soggetti qualificati pubblici o privati.
L’art. 36-bis della Legge 07 agosto 2012 n. 134 ha apportato alcune modiche ai criteri di individuazione dei SIN (art. 252 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.). Sulla base di tali criteri è stata effettuata una ricognizione degli allora 57 siti classificati di interesse nazionale e, con il D.M. 11 gennaio 2013, il numero dei SIN è stato ridotto a 39.
La competenza amministrativa sui siti che non soddisfano i nuovi criteri è passata alle rispettive Regioni.
La sentenza del TAR Lazio n. 7586/2014 del 17.07.2014 ha determinato il reinserimento dell’area del territorio del Bacino del Fiume Sacco tra i Siti di Interesse Nazionale, pertanto la titolarità dei relativi procedimenti di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica è stata nuovamente attribuita al MATTM. A fine 2016 le procedure di consultazione sono terminate ed è stata pubblicata la perimetrazione del SIN.
La Legge n. 205 del 27.12.2017 (GU n.302 del 29-12-2017 - SO n. 62) ha individuato il SIN Officina Grande Riparazione ETR di Bologna.
La Legge n. 120 del 11.09.2020 (GU. n.228 del 14-09-2020 - SO n. 33) ha individuato il SIN Area vasta di Giugliano (Nuovo Rev. 1.0)
Al 31 Dicembre 2022 il numero complessivo dei SIN è di 42:
1. Venezia (Porto Marghera)
2. Napoli Orientale
3. Gela
4. Priolo
5. Manfredonia
6. Brindisi
7. Taranto
8. Cengio e Saliceto
9. Piombino
10. Massa e Carrara
11. Casale Monferrato
12. Balangero
13. Pieve Vergonte
14. Sesto San Giovanni
15. Pioltello - Rodano
16. Napoli Bagnoli - Coroglio
17. Tito
18. Crotone - Cassano - Cerchiara
19. Fidenza
20. Caffaro di Torviscosa
21. Trieste
22. Cogoleto - Stoppani
23. Bari - Fibronit
24. Sulcis - Iglesiente - Guspinese
25. Biancavilla
26. Livorno
27. Terni Papigno
28. Emarese
29. Trento nord
30. Brescia - Caffaro
31. Broni
32. Falconara Marittima
33. Serravalle Scrivia
34. Laghi di Mantova e polo chimico
35. Orbetello (area ex SITOCO)
36. Aree industriali di Porto Torres
37. Area industriale della Val Basento
38. Milazzo
39. Bussi sul Tirino
40. Bacino del fiume Sacco
41. Officina Grande Riparazione ETR di Bologna
42. Area vasta di Giugliano (Legge n. 120/2020 GU. n.228 del 14-09-2020 - SO n. 33) Nuovo Rev. 1.0
Fig. 1 - Mappa Dicembre 2021 SIN
Fig. 2 - Avanzamento nell’identificazione dei SIN ed evoluzione del quadro normativo
Per alcuni SIN la perimetrazione interessa sia aree a terra che aree marine.
La perimetrazione dei SIN può variare nel tempo incrementando o riducendo le superfici coinvolte sulla base di nuove informazioni sulla contaminazione potenziale e/o accertata di nuove aree o sulla base di una più accurata definizione delle zone interessate dalle potenziali sorgenti di contaminazione.
- i contenuti minimi delle istanze per l'approvazione dei Piani di caratterizzazione di aree ricadenti all'interno dei perimetri di siti di interesse nazionale, (individuati all'articolo 242, comma 3, e all'articolo 252, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)
- i criteri per la corretta, omogenea ed esaustiva formulazione delle istanze (così da favorire l'iter burocratico per l'accelerazione nella conclusione dei procedimenti).
La modulistica approvata con il decreto verrà aggiornata periodicamente, alla luce dell'esperienza maturata in fase di applicazione.
Modulistica per la caratterizzazione dei SIN:
Allegato 1: il formato della istanza per la presentazione del Piano di caratterizzazione di aree ricadenti all'interno dei perimetri di siti di interesse nazionale (di cui all'articolo 242, comma 3, e all'articolo 252, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)
Allegato 2: il contenuto minimo del Piano di caratterizzazione.
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Pervengono alla scrivente Direzione istanze per l’avvio del procedimento di valutazione di cui all’art. 242-ter, comma 2, del D.Lgs 152/2006, per interventi ed opere che il proponente ritiene rientrare tra quelli di cui al comma 1 del medesimo articolo, per il solo fatto che comportano “una riduzione degli impatti ambientali rispetto all’assetto esistente”.
Al riguardo, al fine di consentire la corretta formulazione delle istanze evitando inutili allungamenti dei procedimenti, si evidenzia che la tipologia di “installazione (che) comporti una riduzione degli impatti ambientali rispetto all’assetto esistente” richiamata nel citato comma 1 si riferisce non già alle “installazioni” in generale, ma esclusivamente agli “impianti termoelettrici” per la produzione di energia.
Conseguentemente, istanze per interventi su installazioni diverse da impianti termoelettrici che comportano una riduzione degli impatti ambientali, qualora non dovessero rientrare in altre fattispecie espressamente individuate nel comma 1, possono essere presentate solo ai sensi dell’art. 25 del DPR 120/2017. In tal caso il sito deve essere già caratterizzato, intendendo con ciò che deve essere concluso, con l’approvazione dei risultati dell’analisi di rischio, il processo di caratterizzazione descritto nell’allegato 2 al titolo V, parte quarta del D.Lgs 152/2006.
Articolo unico
1. Il formato dell’istanza di approvazione del Progetto Operativo di Bonifica, di Messa in Sicurezza Operativa e Permanente, di aree ricadenti all’interno dei perimetri di siti di interesse nazionale, è definito nell’allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. Il contenuto minimo dei “Progetto Operativo di Bonifica, di Messa in Sicurezza Operativa e Permanente” è definito nell’allegato 2, che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. La modulistica approvata con il presente decreto è aggiornata periodicamente alla luce dell’esperienza maturata in fase di applicazione.
Articolo unico
1. Il formato della “Istanza per la conclusione del procedimento di caratterizzazione nel caso di contaminazione inferiore alle Concentrazione Soglia di Contaminazione” è definito nell’allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. Il contenuto minimo dei “Risultati del Piano di caratterizzazione” funzionali alla conclusione del procedimento di cui al comma 1 è definito nell’allegato 2, che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. La modulistica approvata con il presente decreto è aggiornata periodicamente alla luce dell’esperienza maturata in fase di applicazione.
Vedi Archivio documenti sulle bonifiche.
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Segue in allegato
Certifico Srl - IT | Rev. 5.0 2024
©Copia autorizzata Abbonati
Matrice Revisioni
Rev. | Data | Oggetto | Autore |
5.0 | 13.02.204 |
- Apertura di MOSAICO costituito dal Database Siti contaminati - Linee guida per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica - Riferimenti normativi Siti di Interesse Nazionale Agg. 31 dic. 2023 |
Certifico Srl |
4.0 | 27.04.2023 | - Decreto 26 gennaio 2023 n. 45 - Nuova Sez. A. Realizzazione di interventi ed opere nei SIN |
Certifico Srl |
3.0 | 27.12.2021 | - Decreto 22 dicembre 2021 n. 269 | Certifico Srl |
2.0 | 22.05.2021 | - Decreto Prot.73 del 19/05/2021 - Decreto Prot.72 del 19/05/2021 - Nota Prot.0049407 del 10/05/2021 |
Certifico Srl |
1.0 | 13.04.2021 | - SIN 42: Area vasta di Giugliano (Legge n. 120/2020 GU. n.228 del 14-09-2020 - SO n. 33) - Decreto Direttoriale n. 46 del 30 Marzo 2021 |
Certifico Srl |
0.0 | 22.10.2020 | --- | Certifico Srl |
Collegati
Legge 7 agosto 2012 n. 134
Legge 27 dicembre 2017 n. 205
Decreto 11 gennaio 2013
Archivio Documenti sulle Bonifiche
Decreto Direttoriale n. 130 del 14 ottobre 2020
Decreto Direttoriale n. 46 del 30 marzo 2021
Decreto 26 gennaio 2023 n. 45
Linee guida per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica