Vademecum Filtri HEPA
ID 11009 | 31 Luglio 2020 / Documento completo allegato
Documento di approfondimento sulla norma EN 1822-1:2019 Filtri per l'aria ad alta efficienza (EPA, HEPA e ULPA) - Parte 1: Classificazione, prove di prestazione, marcatura.
La norma europea EN 1822 “Filtri per aria ad alta efficienza (EPA, HEPA e ULPA)” si applica ai filtri per aria ad alta ed altissima efficienza e a bassissima penetrazione (EPA, HEPA e ULPA), utilizzati nel campo della ventilazione e del condizionamento dell’aria, come pure in processi tecnologici quali la tecnologia delle camere bianche o dell’industria farmaceutica. Essa stabilisce un procedimento per la determinazione dell’efficienza sulla base di un metodo di conteggio delle particelle per mezzo di un aerosol liquido (o in alternativa solido) di prova e permette di classificare questi filtri, in modo normalizzato, in funzione della loro efficienza.
Il filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air filter) è un particolare sistema di filtrazione ad elevata efficienza di fluidi (liquidi o gas).
È composto da foglietti filtranti di microfibre (generalmente in borosilicato) assemblati in più strati, separati da setti in alluminio. I foglietti filtranti in microfibra hanno il compito di bloccare le particelle solide inquinanti (o particolato) presenti nella corrente fluida da trattare.
Le particelle solide possono essere infatti nocive per la salute oppure possono pregiudicare la qualità del prodotto finale che si desidera ottenere.
I filtri HEPA fanno parte della categoria dei cosiddetti "filtri assoluti", a cui appartengono anche i filtri ULPA (Ultra Low Penetration Air).
Il termine "filtro assoluto" è giustificato dal fatto che i filtri HEPA e ULPA hanno una elevata efficienza di filtrazione. In particolare, i filtri HEPA presentano un'efficienza di filtrazione compresa tra l'85% (H10) e il 99,995% (H14), mentre i filtri ULPA presentano un'efficienza di filtrazione tra il 99,9995% (U15) e il 99,999995% (U17).
Vengono classificati in base all'efficienza di filtrazione delle particelle di 0,3 µm, in accordo alle norme UNI EN 1822. Sono infatti raggruppati in 5 classi (da H10 ad H14) con caratteristiche prestazionali crescenti.
Sono collaudati con il metodo della dispersione di un aerosol di dioctilftalato (DOP test): l'efficienza calcolata è > del 99,999 % con particelle con diametro 0,3 µm (penetrazione 0,001%).
I filtri HEPA hanno moltissime possibilità di utilizzo ad esempio possono essere impiegati nei laboratori di analisi, sale operatorie, in ambito chimico e in ambito farmaceutico, come elemento filtrante negli aspirapolvere, nei climatizzatori d'aria e nelle cappe a flusso laminare e nelle mascherine di protezione.
Possono assumere diverse posizioni lungo il percorso di filtraggio, anche in serie.
Hanno la capacità di formare un flusso laminare o turbolento di aria sterile che viene utilizzata nei processi farmaceutici di sterilizzazione.
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UNI EN 1822-1:2019
Filtri per l'aria ad alta efficienza (EPA, HEPA e ULPA) - Parte 1: Classificazione, prove di prestazione, marcatura
Data entrata in vigore: 16 maggio 2019
Essa stabilisce un procedimento per la determinazione dell'efficienza sulla base di un metodo di conteggio delle particelle per mezzo di un aerosol liquido (o in alternativa solido) di prova e permette di classificare questi filtri, in modo normalizzato, in funzione della loro efficienza.
Traduzione in IT non ufficiale
Classificazione
Gli elementi filtranti sono classificati in gruppi e classi in base alle loro prestazioni di filtrazione (efficienza o penetrazione).
Gruppi di filtri
Secondo questo standard, gli elementi filtro rientrano in uno dei seguenti gruppi:
Gruppi e classi di filtri
I filtri sono classificati in gruppi e classi. Per ogni gruppo si applica una procedura di prova leggermente diversa.
Tutti i filtri sono classificati in base alle prestazioni di filtrazione.
I filtri del gruppo E sono suddivisi in tre classi:
I filtri del gruppo H sono suddivisi in due classi:
I filtri del gruppo U sono suddivisi in tre classi:
Requisiti
L'elemento filtrante deve essere progettato o contrassegnato in modo da impedire un montaggio errato.
L'elemento filtrante deve essere progettato in modo tale che, se montato correttamente nel condotto di ventilazione, non si verifichino perdite lungo il bordo di tenuta.
Se, per qualsiasi motivo, le dimensioni non consentono la verifica di un filtro in condizioni di prova standard, è consentito il montaggio di due o più filtri dello stesso tipo o modello, purché non si verifichino perdite nel filtro risultante.
Materiale
L'elemento filtrante deve essere realizzato in materiale adatto per resistere al normale utilizzo e alle esposizioni a quelle temperature, umidità e ambienti corrosivi che possono essere incontrati.
L'elemento filtrante deve essere progettato in modo tale da resistere a vincoli meccanici che possono essere incontrati durante l'uso normale.
La polvere o le fibre rilasciate dal mezzo filtrante dal flusso d'aria attraverso l'elemento filtrante non devono costituire un pericolo o un fastidio per le persone (o i dispositivi) esposte all'aria filtrata.
Prestazioni di filtrazione
Le prestazioni di filtrazione sono espresse dall'efficienza o dalla penetrazione delle particelle MPPS.
Dopo i test, gli elementi filtranti sono classificati in base alla tabella 1, in base alla loro efficienza o penetrazione MPPS integrale (locale E) o locale (gruppi H e U).
I filtri con mezzi filtranti a carica elettrostatica sono classificati secondo la tabella 1, in base alla loro efficienza o penetrazione scaricata secondo la norma EN ISO 29463-5: 2018, allegato C.
Tabella 1 - Classificazione dei filtri EPA, HEPA e ULPA
Marcatura
Il filtro deve essere contrassegnato con i seguenti dettagli di identificazione del tipo:
b) tipo e numero di serie del filtro;
c) numero della presente norma;
d) classe del filtro;
e) portata nominale del volume d'aria alla quale il filtro è stato classificato.
Se non è possibile dedurre il corretto montaggio nel condotto di ventilazione, è anche necessario contrassegnare la direzione del flusso d'aria (ad es. Con “TOP”, “Direzione del flusso” o un simbolo a freccia).
La marcatura deve essere il più chiaramente visibile e il più durevole possibile.
...segue in allegato
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