Guida tecnica Criteri di installazione ed esercizio per i quadri elettrici di media tensione
La normativa di riferimento per i quadri di media tensione è la Norma IEC 62271-200, High-voltage switchgear and controlgear, Part 200: A.C. metal-enclosed switchgear and controlgear for rated voltages above 1 kV and up to and including 52 kV. Tale Norma richiama spesso, per gli aspetti non specifici dei quadri elettrici, la Norma generale delle apparecchiature e quadri di media tensione ovvero la IEC 62271-1, High-voltage switchgear and controlgear Part 1: Common specifications.
Nella IEC 62271-200, al capitolo 9.1 Informazioni da fornire nelle richieste di offerta e negli ordini, si specifica che il richiedente, all’atto di una richiesta di offerta o un ordine di un’installazione di apparecchiatura con involucro metallico, dovrebbe fornire, oltre alle caratteristiche elettriche principali del sistema, anche le condizioni di servizio, se diverse da quelle normali, quali:
– minima e massima temperatura ambiente;
– l’esposizione anormale a vapore;
– umidità;
– fumi;
– gas esplosivi;
– eccessiva polvere o sale;
– radiazione termica;
– il rischio di terremoti o di altre vibrazioni dovute a cause esterne all’apparecchiatura in consegna.
In sostanza, qualsiasi condizione che devii dalle condizioni di servizio normali o che possa influenzare il corretto funzionamento dell’apparecchiatura.
Per la definizione di quali siano le condizioni di servizio normali, bisogna far riferimento all’art. 2 della IEC 62271-1. Quest’ultima, per apparecchiature di manovra per interno, definisce i seguenti limiti:
– La temperatura dell’aria ambiente non deve superare i 40 °C e il suo valore medio, rilevato su un periodo di 24 h, non deve superare i 35 °C. Valori preferenziali della temperatura dell’aria ambiente minima sono –5 °C, –15 °C e –25 °C.
– L’effetto dell’irraggiamento solare può essere trascurato.
– L’altitudine non deve superare 1000 m.
– L’aria ambiente non deve presentare significative contaminazioni dovute a polvere, fumo, sali, gas o vapori corrosivi o infiammabili. In assenza di prescrizioni specifiche da parte dell’utilizzatore, il costruttore potrà supporre che non ve ne siano.
– Le condizioni d’umidità dovranno essere le seguenti:
- il valore medio dell’umidità relativa, rilevato su un periodo 24 h, non supera 95%;
- il valore medio della pressione di vapore d’acqua, su un periodo di 24 h, non supera 2,2 kPa;
- il valore medio dell’umidità relativa, rilevato su un periodo di 1 mese, non supera 90%;
- il valore medio della pressione di vapore d’acqua, rilevato su un periodo di 1 mese, non supera 1,8 kPa.
In queste condizioni, può manifestarsi occasionalmente condensa per effetto di brusche variazioni di temperatura in periodi di elevata umidità. La Norma indica che per resistere agli effetti dell’umidità e della condensa elevate si dovrebbero utilizzare apparecchiature di manovra progettate e testate per queste condizioni. Gli effetti, infatti possono essere particolarmente critici quali il cedimento dell’isolamento o la corrosione di parti metalliche. Sempre la Norma suggerisce che la formazione di condensa può essere prevenuta con particolari accorgimenti nella costruzione dell’edificio o dei locali, con opportuna ventilazione e riscaldamento degli ambienti o utilizzando dispositivi deumidificatori.
– Le vibrazioni dovute a cause esterne all’apparecchiatura e a sussulti del terreno sono insignificanti in rapporto alle condizioni normali di funzionamento dell’apparecchiatura, in sostanza, le condizioni di servizio normali richiedono che non vi sia rischio significativo di eventi sismici. Anche in questo caso, in assenza di prescrizioni specifiche da parte dell’utilizzatore, il costruttore potrà supporre che non ve ne siano.
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Fonte: ABB