Ciclo di vita delle infrastrutture sensibili
Valutazione del ciclo di vita delle infrastrutture sensibili con selezione degli interventi necessari
All’efficienza ed adeguatezza del sistema infrastrutturale lombardo, quello che disegna la maglia fondamentale delle reti viabilistiche e ferroviarie della Lombardia, concorrono due elementi:
- la realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali;
- il mantenimento della funzionalità delle infrastrutture viabilistiche e ferroviarie esistenti.
Il secondo livello è di particolare rilievo a causa delle caratteristiche costruttive delle opere, che in molti casi trovano origine nella prima metà del secolo scorso.
Alcuni di questi impianti infrastrutturali, in particolare i ponti di attraversamento sul fiume Po, assumono una valenza strategica se non vitale, non solo per il sistema infrastrutturale ma soprattutto per il sistema economico lombardo.
Recentemente proprio una parte di questi ponti (ad esempio il ponte della Becca , il ponte di Casalmaggiore e il ponte di Piacenza) ha manifestato cedimenti strutturali con conseguenti eventi di crollo che hanno causato importanti disagi alla regolare circolazione, presumibili effetti negativi per le economie locali e, persino, il ferimento di alcuni automobilisti.
Si è trattato di “eventi sentinella” che fortunatamente non si sono trasformati in ben più gravi tragedie, ma che hanno segnalato la necessità di una verifica dello stato infrastrutturale del più ampio insieme dei ponti di attraversamento del fiume Po, e la stima delle eventuali ricadute sul sistema dei trasporti e sull’economia locale.
La ricerca ha preso come oggetto d’indagine tali ponti, stradali e ferroviari, presenti in Lombardia o prossimi al confine regionale in relazione al loro stato di conservazione strutturale, alle implicazioni dell’azione idraulica, ai flussi di traffico insistenti e alle economie locali gravitanti nell’intorno.
L’analisi sviluppata ha considerato anche l’excursus storico delle strutture partendo dai dati oggettivi quali: anno di realizzazione, interventi di manutenzione straordinaria, ampliamenti realizzati, limitazioni di capacità, tipologia dei flussi. Con un metodo innovativo sono stati valutati l’attuale stato manutentivo e l’impatto prestazionale sui flussi di mobilità e proposte indicazioni di priorità rispetto ai possibili interventi.
La restituzione degli esiti degli studi effettuati è costituita:
- dal presente rapporto che nei capitoli primo e secondo presenta metodo ed esiti rispettivamente dell’analisi strutturale e dell’analisi economico-trasportistica sui ponti oggetto d’indagine.
Il successivo capitolo propone invece una definizione delle priorità d’intervento attraverso una lettura integrata degli esiti delle differenti linee di approfondimento;
- da tre documenti allegati:
il primo, l’allegato A, è collegato al primo capitolo e presenta schede di analisi strutturale per ciascun ponte indagato;
il secondo, l’allegato B, è collegato al secondo capitolo e presenta le schede di analisi economico-trasportistica di ciascun ponte;
il terzo, l’allegato C, propone invece delle note tecniche di approfondimento rispetto all’oggetto di studio.
La realizzazione dello studio è stata resa possibile dalla fattiva collaborazione delle Province interessate, di AIPO, di ANAS, RFI e delle Società Autostradali, che qui ringraziamo.
Introduzione
Capitolo 1 Analisi dello stato di conservazione strutturale
1.1 Lo stato dei ponti
1.2 Considerazioni sulla vita residua dei ponti esaminati
1.3 Risultati dell’analisi
Capitolo 2 Analisi economico-trasportistica
2.1 Analisi dello stato di fatto
2.2 Analisi multicriteria: metodologia sviluppata
2.3 Classifica dei ponti nello scenario base
2.4 Analisi di sensitività
2.5 Risultati dell’analisi
Capitolo 3 Definizione delle priorità
Allegato A Schede analitiche dei ponti-analisi dello stato di conservazione strutturale
Allegato B Schede analitiche sui ponti – analisi economico – territoriale e trasportistica
Allegato C Note tecniche
Europolis Lombardia 2013