Piano Nazionale Esiti PNE - Agenas 2023
Sin dal 2012, il PNE rappresenta un osservatorio nazionale sull’assistenza ospedaliera che, attraverso l’analisi della variabilità dei processi e degli esiti tra soggetti erogatori e tra gruppi di popolazione, consente di monitorare i trattamenti di provata efficacia e produrre evidenze epidemiologiche sulle interazioni esistenti tra assetti organizzativi, modalità di erogazione e performance assistenziali, anche nell’ottica di far emergere eventuali criticità da sottoporre a specifiche attività di audit.
Il PNE è realizzato da AGENAS in stretta collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio e con l’Istituto Superiore di Sanità, e in raccordo con le Regioni e Province Autonome, le istituzioni centrali, la comunità scientifica e la società civile.
L’Edizione 2023 del PNE fa riferimento all’attività assistenziale effettuata nell’anno 2022 da circa 1.400 ospedali pubblici e privati, e a quella relativa al periodo 2015-2022 per la ricostruzione dei trend temporali. Sono stati calcolati complessivamente 195 indicatori, di cui: 170 relativi all’assistenza ospedaliera (66 di esito/processo, 88 di volume e 16 di ospedalizzazione); e 25 relativi all’assistenza territoriale, valutata indirettamente in termini di ospedalizzazione evitabile (14 indicatori), esiti a lungo termine (7) e accessi impropri in pronto soccorso (4).
Rispetto all’Edizione 2022 sono stati inseriti 10 nuovi indicatori. Di questi, 8 hanno riguardato l’ambito ospedaliero: IMA complicato da scompenso cardiaco (volume); IMA con trombolisi (volume); mortalità a 30 giorni da STEMI; proporzione di PTCA eseguite in pazienti con STEMI sul totale delle PTCA; ictus con trombolisi (volume); interventi di scialoadenectomia (volume); interventi di artrodesi vertebrale (volume e ospedalizzazione). 2 ulteriori indicatori hanno riguardato l’assistenza territoriale: IMA complicato da scompenso cardiaco (mortalità a 1 anno e MACCE).
Sono attualmente in sperimentazione 12 nuovi indicatori, di cui 4 in ambito oncologico (relativi agli interventi per tumore maligno della mammella), 4 in ambito neurologico (relativi all’ictus), 2 in ambito cardiologico e 2 in ambito digerente (relativi alla cirrosi epatica).
Una lista completa degli indicatori (calcolati e in sperimentazione) per singola area clinica è riportata in Appendice 1 al presente rapporto. I risultati di ciascun indicatore, declinati per struttura e area di residenza, sono consultabili sul sito https://pne.agenas.it/.
Le pagine seguenti offrono una lettura sintetica dei principali aspetti che hanno caratterizzato l’assistenza sanitaria nel 2022 (anno di riferimento dei dati), a partire da una selezione di indicatori relativi ai diversi ambiti nosologici, con particolare riferimento alle dinamiche di ripresa delle attività ordinarie dopo l’emergenza pandemica.
Un tema rilevante, già affrontato nelle ultime
due Edizioni del PNE, che si consolida nel presente rapporto, è rappresentato dall’analisi delle disuguaglianze nell’accesso all’assistenza sanitaria. Tale analisi non ha previsto lo sviluppo di misure ad hoc, ma si è sviluppata a partire dagli indicatori esistenti declinati in chiave di equità, e ha evidenziato differenze significative nella fruizione dei servizi legate al genere e alla cittadinanza (con particolare riferimento alla popolazione immigrata residente in Italia).
Si riconferma, infine, l’attenzione di AGENAS rispetto alla qualità dei dati e alle attività di audit clinico-organizzativo. Il PNE, infatti, in base agli indicatori del treemap consente di evidenziare le realtà assistenziali che presentano delle criticità negli esiti o nei processi, e fornisce supporto per la verifica delle informazioni presenti nei sistemi informativi e per l’eventuale implementazione di audit clinico-organizzativi, finalizzati alla risoluzione delle problematiche esistenti e al miglioramento della qualità delle cure.
Un’importante novità introdotta nell’Edizione di quest’anno ha riguardato la rivisitazione dei treemap che, come noto, rappresentano una modalità sintetica di rappresentazione dei risultati per singola struttura, a partire da un set consolidato di indicatori di volume, processo ed esito. Le variazioni più significative includono l’introduzione della nefrologia come nuova area clinica di valutazione, allo scopo di ampliare l’ambito della medicina interna, la modifica dell’elenco degli indicatori del treemap e la definizione di ulteriori criteri riguardanti i volumi minimi di attività per struttura e per operatore. Per ulteriori approfondimenti, si veda il Capitolo “Il nuovo treemap”.
Collegati