Responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) / FAQ 2022
ID 15739 | 13.02.2022 / FAQ aggiornate al 26 marzo 2021 complete in allegato
La nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) compete agli organi di indirizzo delle amministrazioni (art. 1, co. 7, Legge n. 190/2012)
Per designare il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è necessaria l’adozione di un apposito provvedimento dell’organo di indirizzo, conseguente alla valutazione circa la sussistenza dei requisiti necessari per lo svolgimento delle funzioni. (art. 1, co. 7, Legge n. 190/2012)
È opportuno selezionare il RPCT tra quei soggetti che abbiano adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione, che siano dotati della necessaria autonomia valutativa e che non siano in una posizione che presenti profili di conflitto di interessi.
In questa ottica, al fine di garantire l’autonomia valutativa del RPCT, è opportuno che la scelta non ricada su un dirigente che provenga direttamente da uffici di diretta collaborazione con l’organo di indirizzo laddove esista un vincolo fiduciario.
Va, altresì, evitato, per quanto possibile, che il RPCT sia scelto tra i dirigenti assegnati ad uffici che svolgono attività di gestione e di amministrazione o ad uffici che svolgono attività nei settori più esposti al rischio corruttivo, come l’ufficio contratti o quello preposto alla gestione del patrimonio.
In ogni caso la scelta è rimessa all’autonoma determinazione degli organi di indirizzo di ogni ente o amministrazione. (art. 1, co. 7, Legge n. 190/2012)
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Art. 1 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione
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7. L'organo di indirizzo individua, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell'incarico con piena autonomia ed effettivita'.
Negli enti locali, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e' individuato, di norma, nel segretario o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione. Nelle unioni di comuni, puo' essere nominato un unico responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza segnala all'organo di indirizzo e all'organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti all'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza e indica agli uffici competenti all'esercizio dell'azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza. Eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni devono essere segnalate all'Autorita' nazionale anticorruzione, che puo' chiedere informazioni all'organo di indirizzo e intervenire nelle forme di cui al comma 3, articolo 15, decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39.
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FAQ aggiornate al 26.03.2021
1.1. Chi nomina il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
1.2. È necessario uno specifico provvedimento di nomina per designare il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
1.3. Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) deve essere necessariamente un dirigente?
1.4. L’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) può essere svolto da un dipendente che non sia un dirigente e in quali casi?
1.5. Quali sono i criteri di scelta su cui si deve basare l’amministrazione per affidare l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
1.6. L’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) può essere svolto da un soggetto esterno all’amministrazione cui siano affidati incarichi dirigenziali ex art. 19, co. 6, del d.lgs. n. 165 del 2001?
1.7. È possibile mantenere separate le figure di Responsabile della prevenzione della corruzione e di Responsabile della trasparenza?
1.8. Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) può ricoprire anche il ruolo di Responsabile di Protezione dei Dati (RPD)?
1.9. Può il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ricoprire anche il ruolo di componente o di presidente dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV), dell’Organismo di vigilanza (ODV) o del Nucleo di valutazione?
1.10. Può il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ricoprire anche il ruolo di responsabile dell’Audit o di altra struttura che svolge controlli interni?
1.11. Può il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) rivestire il ruolo di responsabile dell’ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD)?
1.12. Si può prevedere un apposito compenso per lo svolgimento dell’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
2. Requisiti soggettivi
2.1. Quali sono i principali requisiti soggettivi necessari per la nomina a Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
2.2. Può un soggetto nei confronti del quale sono pendenti procedimenti per condanne penali ricoprire l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
2.3. Può un soggetto condannato con sentenza definitiva per falso ideologico essere nominato responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
2.4. Può un soggetto nei confronti del quale sono state emesse condanne erariali ricoprire l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
2.5. Può un soggetto nei confronti del quale sono pendenti condanne in primo grado del giudice civile e del giudice del lavoro ricoprire l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
2.6. Può un soggetto nei confronti del quale vi sono pronunce di natura disciplinare ricoprire l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
3. RPCT negli enti locali
3.1. È prevista una disciplina speciale per l’individuazione del RPCT negli enti locali?
3.2. Il segretario comunale assume automaticamente l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT)?
3.3. Chi nomina il responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) nei comuni?
3.4. Può il segretario comunale, che riveste anche la qualifica di responsabile di un’area organizzativa, essere nominato responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
3.5. I poteri e le competenze proprie del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza possono interferire con quelle del Segretario Comunale laddove i due ruoli coincidano nel medesimo soggetto?
3.6. Negli enti locali il Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) può essere anche componente o Presidente dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV), dell’Organismo di vigilanza (ODV) o del Nucleo di valutazione?
3.7. Chi nomina il responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) nelle Unioni di comuni?
3.8. Chi può svolgere le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle Unioni di Comuni?
3.9. I Comuni che hanno stipulato una convenzione ai sensi dell’art. 30 del TUEL devono nominare ciascuno un proprio responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
3.10. Può un Segretario comunale, anche Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), svolgere le funzioni di mediazione tributaria di cui all’art. 17-bis del d.lgs. n. 546 del 31 dicembre 1992, come introdotto dall’art. 39, co. 9, d.lgs. 98/2011 e successive modifiche?
4. Il RPCT in particolari amministrazioni
4.1. Come deve essere individuato il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle Università?
4.2. Chi può svolgere le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle istituzioni AFAM (Istituti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale e Coreutica)?
4.3. Nelle istituzioni AFAM (Istituti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale e Coreutica) può il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) rivestire il ruolo di responsabile dell’ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD)?
4.4. Può un comandante della polizia locale, svolgere anche l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
4.5. Può un avvocato iscritto all’albo speciale delle amministrazioni e degli enti pubblici ai sensi dell’art. 23 della legge 31 dicembre 2012, n. 247 svolgere anche l’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ?
4.6. Chi può essere nominato Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) negli ordini e collegi professionali?
4.7. Chi può svolgere le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione (RPCT) nelle istituzioni scolastiche?
4.8. Quali funzioni sono attribuite ai dirigenti scolastici a supporto del RPCT?
4.9. Chi può svolgere le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nel Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT) e nelle strutture periferiche?
4.10. Chi può svolgere le funzioni di Responsabile della prevenzione della corruzione (RPCT) nelle Autorità di sistema portuale?
4.11. Chi nomina il RPCT nelle Autorità di sistema portuale?
4.12. Come deve essere individuato il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) per le gestioni commissariali?
4.13. Nelle Agenzie Fiscali può il responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) ricoprire anche il ruolo di responsabile dell’Audit o di altra struttura che svolge controlli interni?
5. Società e Enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni
5.1. Chi nomina il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle società in controllo pubblico?
5.2. A chi sono affidate le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle società in controllo pubblico?
5.3. Come deve essere individuato il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) nelle società in controllo pubblico di ridotte dimensioni appartenenti ad un gruppo societario?
5.4. Chi nomina il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) negli enti di diritto privato di cui all’art. 2 bis, co. 3 d.lgs.33/2013?
5.5. A chi sono affidate le funzioni di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) negli enti di diritto privato di cui all’art. 2 bis, co. 3 d.lgs. 33/2013?
5.6. Le società a partecipazione pubblica non di controllo sono tenute a nominare un Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)?
6. Tutela del PRCT: revoca e misure ritorsive
6.1. L’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza RPCT può essere revocato?
6.2. Chi può revocare l’incarico del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.3. Quale è la disciplina applicabile in caso di revoca dell’incarico a tutela del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.4. Che cosa sono tenute a fare le amministrazioni in caso di revoca del RPCT?
6.5. Qual è il soggetto, all’interno delle amministrazioni, tenuto a comunicare il provvedimento di revoca del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza all’Autorità e entro quali termini?
6.6. Quale è il termine entro il quale l’Amministrazione deve comunicare il provvedimento di revoca del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza all’Autorità?
6.7. L’Autorità considera le comunicazioni sulla revoca effettuate direttamente da parte di chi è stato revocato?
6.8. Quali sono i compiti e i poteri che la legge affida ad ANAC sui provvedimenti di revoca del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.9. Quale è il termine previsto dalla legge entro cui l’Autorità può richiedere il riesame del provvedimento di revoca?
6.10. Il procedimento di riesame del provvedimento di revoca da parte di ANAC prevede l’istaurarsi di un contraddittorio tra le parti?
6.11. L’amministrazione è tenuta ad uniformarsi alla richiesta di riesame del provvedimento di revoca nei confronti del RPCT?
6.12. Le amministrazioni possono procedere alla nomina di un nuovo Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle more del riesame da parte dell’ANAC del provvedimento di revoca?
6.13. Nel caso in cui l’Amministrazione a seguito del riesame decida di confermare la revoca, l’Autorità ha poteri di sospenderne l’efficacia?
6.14. Che cosa è possibile fare in caso di misure discriminatorie o ritorsive, diverse dalla revoca, adottate nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.15. Cosa deve intendersi per misura discriminatoria, diretta o indiretta, adottata nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.16. In cosa consiste l’intervento di ANAC sulle misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni?
6.17. Quale è il termine previsto dalla legge entro cui l’Autorità può richiedere il riesame delle misure discriminatorie, dirette o indirette diverse dalla revoca adottate nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza?
6.18. L’amministrazione è tenuta ad uniformarsi alla richiesta di riesame degli atti contenenti misure discriminatorie dirette e indirette adottate nei confronti del RPCT?
Fonte: ANAC
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