Covid-19 | Comunicazione CE circolazione dei lavoratori
Comunicazione della Commissione Orientamenti relativi all'esercizio della libera circolazione dei lavoratori durante la pandemia di Covid-19
(2020/C 102 I/03)
La crisi legata alla Covid-19 ha portato all'introduzione di misure senza precedenti in tutti gli Stati membri dell'UE, tra cui il ripristino dei controlli alle frontiere interne.
Gli orientamenti relativi alle misure per la gestione delle frontiere destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali hanno stabilito i principi per un approccio integrato ad una gestione efficace delle frontiere al fine di tutelare la salute pubblica preservando nel contempo l'integrità del mercato interno. Conformemente al punto 23 degli orientamenti, gli Stati membri dovrebbero consentire e favorire l'attraversamento da parte dei lavoratori transfrontalieri, in particolare, ma non esclusivamente, di quelli che operano nel settore sanitario e nel settore alimentare nonché in altri servizi essenziali (ad esempio la cura dei bambini, l'assistenza agli anziani e il personale critico nei servizi di utilità generale) al fine di garantire la continuità dell'attività professionale.
Sebbene le restrizioni al diritto alla libera circolazione dei lavoratori possano essere giustificate da motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica, esse devono essere necessarie, proporzionate e basate su criteri obiettivi e non discriminatori.
I lavoratori transfrontalieri, i lavoratori distaccati e i lavoratori stagionali vivono in un paese ma lavorano in un altro.
Molti di essi sono fondamentali per gli Stati membri ospitanti, ad esempio per il sistema sanitario, per l'erogazione di altri servizi essenziali, tra cui la realizzazione e la manutenzione di attrezzature e infrastrutture mediche, o per garantire la fornitura di beni. È pertanto essenziale un approccio coordinato a livello dell'UE che consenta a questi lavoratori di continuare ad attraversare le frontiere interne.
In risposta all'invito rivolto dal Consiglio europeo alla Commissione ad affrontare la situazione dei lavoratori transfrontalieri e stagionali che devono poter proseguire le attività essenziali, evitando nel contempo l'ulteriore diffusione del virus, e facendo seguito agli orientamenti relativi alle misure per la gestione delle frontiere destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali, in particolare al punto 23, gli orientamenti illustrati di seguito invitano gli Stati membri ad adottare misure specifiche per garantire un approccio coordinato a livello dell'UE in relazione ai lavoratori summenzionati, in particolare i lavoratori che hanno bisogno di attraversare le frontiere per raggiungere il luogo di lavoro, in quanto esercitano professioni critiche svolgendo attività connesse ai servizi essenziali.
Ciò dovrebbe applicarsi anche ai casi in cui i lavoratori summenzionati transitano attraverso uno Stato membro per raggiungere un altro Stato membro. I presenti orientamenti lasciano impregiudicate le misure specifiche delineate nella comunicazione sull'attuazione delle corsie verdi o negli orientamenti per agevolare le operazioni di trasporto aereo di merci durante l'epidemia di Covid-19. Gli Stati membri dovrebbero inoltre riservare lo stesso trattamento ai lavoratori autonomi che esercitano le professioni critiche elencate nei presenti orientamenti.
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Collegati:
DPCM 22 Marzo 2020
DPCM 9 Marzo 2020
Ordinanza DPC 08 marzo 2020 n. 646
Direttiva 8 Marzo 2020 Ministro dell'Interno
DPCM 8 marzo: Sintesi misure Zona arancione
D-L 23 febbraio 2020, n. 6
DPCM 23 febbraio 2020
DPCM 25 febbraio 2020
DPCM 1 marzo 2020
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