La lampadina Centenaria di Chaillet
ID 4329 | 05.08.2020
Si tratta una lampadina a incandescenza accesa quasi senza interruzioni da 120 anni, nella caserma dei vigili del fuoco di Livermore-Pleasanton, in California.
In origine la lampadina aveva una potenza che si stima fosse compresa fra i 30 e i 60 W, ma nel corso del tempo essa si è progressivamente ridotta (a causa della sublimazione del filamento) fino ai circa 4 W misurati nel 2003.
È stata costruita impiegando un filamento di carbonio inglobato in un bulbo di vetro soffiato a mano, nel quale è stato praticato il vuoto. La brunitura visibile sulla superficie interna del bulbo è una conseguenza della scelta di non avervi inserito gas inerte: si tratta infatti dei depositi di materiale sublimato dal filamento.
La viróla (il tipo di attacco) è del tipo Tuttovetro (o Glassocket) ed è fissata tramite un portalampada con un perno filettato integrato, visibile.
La curiosità di questa lampadina risiede proprio nel fatto che utilizzi un filamento fatto di carbonio, che è un materiale meno duraturo rispetto al tungsteno.
Cronistoria (dal 1890 ad oggi)
La lampadina a filamento di carbonio è stata prodotta a Shelby, Ohio, dalla Shelby Electric Company alla fine del 1890.
In base al racconto di Zylpha Beck Bernal essa fu donata ai vigili del fuoco da suo padre (Dennis Bernal) nel 1901. Bernal era proprietario degli impianti energetici ed idrici di Livermore e donò questa lampadina quando vendette l'azienda. Questa storia fu tramandata da vigili del fuoco volontari di quell'epoca.
La lampadina fu collocata in almeno quattro posti diversi. Originariamente fu utilizzata (1901) nella postazione di L. Street, successivamente venne trasferita in una rimessa utilizzata dai vigili del fuoco e polizia (nel centro di Livermore), poi fu trasferita nuovamente in un corridoio di una nuova struttura che ospitava, in sede unificata, tutti dipartimenti.
Nel 1972 l'insolita longevità della lampadina fu notata dal giornalista Mike Dunstan: dopo settimane di interviste alle persone che avevano vissuto a Livermore tutte le loro vite, scrisse un articolo dal titolo "Quella che potrebbe essere la lampadina più antica del mondo", pubblicato dal Tri-Valley Herald. Dunstan in seguito fu contattato dal Guinness dei primati, da Robert Ripley (per la sua rubrica Believe it or not) e dalla General Electric che confermarono detta lampadina essere la più duratura tra quelle note.
Fu quindi inclusa nel Guinness dei primati del 1972, come "La lampadina più duratura" sostituendo un'altra lampadina a Fort Worth (Texas), ma per cause non note è rimasta nel "libro" per sole 16 edizioni. Dal 1988 al 2006 questo primato non fu più citato.
Nel 1976 i vigili del fuoco si trasferirono nella Fire Station #6, East Avenue 4550 di Livermore, traslocandovi la lampadina. Per lo spostamento fu reciso il cavo di alimentazione, poiché si temeva che l'estrazione della lampadina dal proprio portalampada avrebbe potuto danneggiarla. La lampadina non fu alimentata durante il trasporto e, per sicurezza, fu riposta in un contenitore appositamente progettato; tutta l'operazione fu compiuta in soli 22 minuti.
Da allora la lampadina è mantenuta accesa permanentemente, tramite anche l'ausilio d'un apposito gruppo di continuità per le emergenze. La notte del 20 maggio 2013 sembrava che la lampadina si fosse bruciata, perché dalla webcam che la riprende ininterrottamente non si vedeva più luce. Tuttavia, il 21 maggio alle 6:17, l'elettricista che era stato incaricato per confermare le condizioni della lampadina aveva invece individuato un problema al cavo di alimentazione, il quale aveva generato un cortocircuito a causa della sua condizione ormai logora. Successivamente fu quindi annunciato che era venuta a mancare l'alimentazione dedicata e che essa è stata bypassata da una prolunga provvisoria. Durante la notte, la lampadina è rimasta fuori uso complessivamente per circa nove ore e mezza.
Il periodo massimo per cui la lampadina ha continuato ininterrottamente ad illuminare è di 37 anni, dal 1976 al 2013; in precedenza fu spenta per brevi periodi, come ad esempio per una settimana nel 1937 a causa di una ristrutturazione dei locali o per brevi interruzioni di alimentazione.
La lampadina è curata dal "Comitato Centennial Light", una collaborazione tra i vigili del fuoco di Livermore-Pleasanton, Livermore Heritage Guild, il Lawrence Livermore National Laboratory e i Sandia National Laboratories.
La lunga vita del bulbo è attribuita alla sua bassa potenza, al funzionamento continuo e costante e alla presenza di un alimentatore dedicato, altri fattori considerati sono l'intrinseca qualità del filamento, il suo spessore superiore al normale e l'evidente buona qualità di vuoto generato nel bulbo.
Anche se il primato di durata appartiene alla Lampadina Centenaria, questa non è una singolarità perché anche altre lampadine del genere hanno funzionato, o stanno funzionando, da molto tempo. I sostenitori del Cartello Phoebus citano tale lampadina come prova dell'esistenza e dell'inizio, dopo la sua fabbricazione, dell'obsolescenza programmata per le lampadine , anche se talvolta non specificano che la durata di una lampadina ad incandescenza è inversamente proporzionale alla sua efficienza.
La sua esistenza è monitorata da una telecamera la cui immagine si aggiorna ogni 30 secondi (http://centennialbulb.org/cam.htm).
L'inventore Adolphe Chaillet
L'inventore di origine francese, Adolphe Chaillet, nato il 15 Luglio 1867, laureato in ingegneria elettrica e profondo conoscitore anche di chimica e mineralogia, che iniziò la sua attività con le lampadine a incandescenza a fianco di suo padre che gestiva una fabbrica nei pressi di Parigi.
Dopo avere lavorato anche in Germania per la Società Schaefer, nello studio e la costruzione di filamenti per le lampadine, Chaillet, nel 1892 , si trasferisce negli Stati Uniti, dove nel 1896, il Governo dello Stato dell’Ohio lo invitò a fondare una fabbrica di lampade, la Electric Company Shelby.
Fu l’anno successivo, nel 1897, che l’ingegnere francese sviluppò un filamento di carbonio che è riuscito a rendere decisamente più longeve quelle lampade rispetto a quelle che l’inventore della lampadina, Thomas Alva Edison, era riuscito a rendere commerciale nel 1879.
Il brevetto
Inizialmente, Chaillet non brevettò il nuovo disegno della lampada, né i suoi particolari, preferendo mantenerli come segreti commerciali. La domanda di brevetto fu presentata il 22 ottobre 1900 il brevetto fu concesso il 3 giugno del 1902.
Fonti: http://centennialbulb.org/