Conclusa l'esercitazione internazionale di emergenza nucleare denominata Convex-3
Hanno preso parte all’esercitazione anche diverse altre organizzazioni internazionali come: l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Organizzazione mondiale della meteorologia, la FAO, le Organizzazioni internazionali per l’aviazione civile e quella Marittima, l’Interpol, nonché la Commissione Europea. Quest’ultima, ha cooperato in stretto raccordo con la IAEA, ritenendo le attività previste dalla esercitazione stessa, valide anche ai fini dell’attuazione della Decisione del Consiglio 87/600/Euratom, concernente le modalità comunitarie per lo scambio rapido di informazioni in caso di emergenze radiologiche a cui tutti i paesi dell’Unione debbono attenersi in tali situazioni.
La partecipazione italiana all’esercitazione ha visto l’attivazione del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha svolto le attività presso la sua sede operativa, con il coinvolgimento di altri soggetti istituzionali, in particolare il Ministero della Salute, e del Centro nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione dell’Istituto, mediante il Centro Emergenze Nucleari Quest’ultimo, per gli aspetti di competenza, è stato supportato dal Centro Operativo per la Meteorologia (COMet) dell’Aeronautica Militare, che ha fornito le indicazioni in merito ai fenomeni di dispersione atmosferica nella regione interessata dall’incidente nucleare unitamente alle previsioni meteorologiche in quelle aree, nelle diverse fasi dell’emergenza.
Lo scenario scelto per l’esercitazione, ha avuto come riferimento un ipotetico incidente grave presso la centrale nucleare di Paks in Ungheria. Le principali attività svolte hanno riguardato, in particolare, le procedure di pronto allertamento, nazionale ed internazionale, le valutazioni sul possibile interessamento del territorio italiano da parte della radioattività rilasciata nel corso dell’incidente, le valutazioni dei possibili effetti a carico dei connazionali presenti nelle aree colpite dalla ricaduta radioattiva nonchè le raccomandazioni al riguardo per le rappresentanze diplomatiche in quelle aree. Inoltre, sono stati oggetto delle attività di valutazione anche gli aspetti connessi all’assistenza ai connazionali in rientro dalle regioni colpite dall’incidente nucleare ed i controlli alla frontiera sulle merci provenienti da quelle aree.
Gli esiti dell’esercitazione costituiranno un importante contributo nell’ambito dei processi di revisione delle pianificazioni di emergenza, con particolare riferimento alle previste attività di aggiornamento del Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche di cui al DPCM 19 marzo 2010.
Fonte: ISPRA
In allegato il Report Convex-3 2013